Il nuovo prefetto di Cosenza non ha perso tempo. Dopo l’immane tragedia del crollo del ponte di Genova, la dottoressa Paola Galeone, in considerazione delle richieste degli amministratori locali e delle denunce della stampa e delle associazioni ambientaliste, ha convocato un tavolo tecnico per il prossimo 5 settembre. All’incontro, che si svolgerà a Cosenza presso il palazzo della Prefettura, prenderanno parte il governatore della Calabria Mario Oliverio, la Protezione Civile della Calabria, gli amministratori locali e diversi esperti di ingegneria.
Tra le opere che destano maggiore preoccupazione in provincia di Cosenza c’è certamente il viadotto Cannavino, meglio noto come ponte di Celico, ricadente nell’omonima cittadina ai piedi del monte Serra Stella, nel cuore della Sila. Il suo degrado negli ultimi tempi ha attirato più volte anche l’attenzione dei media e delle tv nazionali ed è per questo che sarà al centro del dibattito.
Ma lo scrupoloso neo prefetto non vuole lasciare niente di intentato, così in mattinata ha intrattenuto una lunga conversazione telefonica con il primo cittadino di San Nicola Arcella, Barbara Mele, per comunicarle la necessità di far rientrare Canal Grande, altrimenti detto ponte di San Nicola, nell’ambizioso progetto delle prossime settimane. A quanto pare, le intenzioni della dottoressa Galeone sono quelle di avviare i controlli delle opere il prima possibile e prendere le dovute decisioni, così da scongiurare una possibile tragedia annunciata.
La sindaca Mele, dal canto suo, nei giorni precedenti si era data un gran bel da fare. Il 17 agosto agosto aveva inviato una mail all’Anas per chiedere ancora una volta rassicurazioni sullo stato del ponte. «Sono pervenute moltissime sollecitazioni da parte di cittadini sannicolesi e non che percorrono quotidianamente i ponti che collegano i territori di Praia a Mare, San Nicola Arcella e Scalea – si legge nella nota telamtica -. Al fine di dare opportune rassicurazioni alle popolazioni interessate ed evitare ingiustificati allarmismi, si chiede come già avvenuto con nota del 4 novembre 2016, prot. n° 8684, di conoscere lo stato di sicurezza relativo a tutte le strutture stradali di Vostra competenza ricadenti sul territorio sanicolese».
Ma il prefetto Galeone è stato più veloce di Anas e alle preoccupazioni di decine di migliaia di persone, ha reagito tempestivamente mettendo insieme le più alte istituzioni calabresi e le migliori menti della Calabria per provare a risolvere la spinosa questione.