Letterio Licordari: «Urge l’immediato intervento per la messa in sicurezza della Ss18»

“L’intervento-denuncia di Raffaele Papa, rappresentante di IdM - dichiara Letterio Licordari -, non può non trovare d’accordo chi vive su questo territorio e chi viene a soggiornarci per le vacanze”

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Letterio Licordari: «Urge l'immediato intervento per la messa in sicurezza della Ss18»

“L’intervento-denuncia di Raffaele Papa, rappresentante di IdM, pubblicato il 9 agosto, non può non trovare d’accordo chi vive su questo territorio e chi viene a soggiornarci per le vacanze”. Lo afferma in una nota inviata a questa redazione Letterio Licordari, dirigente nazionale e coordinatore sul territorio di Risorgimento Socialista.

 

“Per quanto riguarda la manutenzione e lo stato dell’asfalto la differenza risalta subito per chi, come Papa e altri, vive al confine con la Basilicata: dopo Castrocucco, la SS 18 prosegue per Maratea-Sapri e ma la direttrice principale (che collega alla SA-RC) è sulla SS 585 Fondo Valle del Noce, che è oggetto di costante manutenzione, tant’è che in ogni periodo dell’anno vi sono lavori volti al miglioramento della trafficata arteria. Di conseguenza, parrebbe che il problema sia da ricondurre all’efficienza (o ai fondi a disposizione) del Compartimento ANAS di Potenza rispetto a quello di Catanzaro. Abbiamo dovuto finanche constatare che quest’anno, per il passaggio del Giro d’Italia, la manutenzione della SS. 18 è risultata davvero molto precaria (e dire che in passato è sempre stata fatta qualche preghiera a “San Giro”…).

Ma sicurezza non significa solo rattoppare buche o controllare gli scoli e le potenziali frane, significa anche permettere lo scorrimento quanto più possibile veloce razionalizzando i numerosi accessi e valutando correttamente e coerentemente i tratti di strada sui quali limitare la velocità ma per esigenze oggettive di sicurezza e non per impinguare le casse di Comuni spesso inermi e senza idee salvo quella di piazzare autovelox che nella maggior parte dei casi risultano illegittimi e le cui sanzioni pretese impinguano i tavoli dell’Ufficio del Giudice di Pace.

E poi i divieti per i mezzi pesanti: nella segnaletica sono chiaramente indicati i provvedimenti prefettizi di divieto tempo per tempo vigenti, ma ben sappiamo come questi vengano disattesi “al calar delle tenebre”, come se esistessero divieti diurni e tolleranze notturne, risultando alquanto morbidi i controlli e ciò spiegherebbe, attraverso il noto “passaparola” dei camionisti, il reiterarsi dei passaggi notturni da Lagonegro a Falerna (non si tratta di 5 km!) senza alcuno stop dovuto a verifiche. E ciò, come ben sappiamo, avviene in tutti i periodi dell’anno, in pieno inverno sin dalle 16:30-17:00! Peraltro, negli ultimi giorni, si sono verificati altri gravi incidenti (uno a Torremezzo di Falconara, mortale, l’altro a Praia a Mare) che si aggiungono a quelli già registrati nelle ultime settimane, alcuni con epilogo letale.

La SS 18 può, drammaticamente, essere assimilata in tutto e per tutto all’omologa statale jonica, la SS 106, meglio conosciuta come “strada della morte”. Le attività da porre in essere per la sicurezza non possono essere oltre rinviate, compreso il funzionamento degli anemometri (utili per prevenire incidenti che spesso si verificano in presenza di forte vento e che vedono coinvolti autocarri telonati), sottolineato in una recente inchiesta de “La Lince” sulle problematiche di questa arteria stradale, quello dei semafori (che a Scalea, ad esempio, non funzionano da anni, mentre ad Amantea riescono a disciplinare il traffico), il monitoraggio dei ponti, degli accessi e della circolazione dei mezzi pesanti.”

Letterio Licordari

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