Tragedia ferroviaria tra Brancaleone e Locri. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente potrebbe avere avuto origine dal fatto che una bambina sarebbe sfuggita di mano alla madre che con un altro bambino attraversavano i binari. La donna sarebbe stata costretta così ad inseguire la figlia per raggiungerla e farla allontanare dai binari insieme all’altro figlio. In quel momento sarebbe sopraggiunto il treno regionale partito da Reggio Calabria e diretto a Catanzaro che ha travolto la famiglia, uccidendo sul colpo i due bambini e lasciando in fin di vita la madre.
Durissimo il Codacons che attraverso il vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto, ha annunciato l’intenzione di «denunciare tutte le istituzioni per omissione e concorso nei reati di omicidio e lesioni». I soldi si investono soltanto nell’alta velocità – continua Di Lieto – mentre le tratte Calabresi, considerate da terzo mondo, continuano a rimanere dimenticare, esattamente come le descrivere mezzo secolo fa il grande Rino Gaetano. Non è un caso che l’alta velocità, così come Cristo, si sia fermata ad Eboli nell’assordante silenzio della politica locale. Per non parlare dei convogli, che versano in condizioni vergognose.
Il tutto – conclude Di Lieto – mentre le Ferrovie pensano soltanto a risparmiare, imponendo la chiusura dei passaggi a livello senza preoccuparsi, minimamente, di prevedere percorsi alternativi atti a garantire condizioni di assoluta sicurezza per i Calabresi.