La situazione al punto di primo intervento all’ospedale di Praia a Mare è la seguente: i medici in servizio sono quattro, grazie a un medico che a maggio scorso si era offerto di prendere servizio di sua spontanea volontà per scongiurare la chiusura del reparto, ma ora uno di questi quattro sarebbe diventato inaffidabile tanto da rendere ancora più complicata una situazione che per organizzazione e sovraccarico di lavoro sarebbe meglio definire infernale. Oggi l’epilogo, all’ennesimo forfait, all’interno del Capt qualcuno ha deciso di avvertire le forze dell’ordine e denunciare l’ennesimo scandalo che vi si sta consumando.
Ma per capire cosa è accaduto andiamo per ordine. La legge dice che per ogni turno sarebbe necessaria la presenza di due medici, quindi già di per sé il punto di primo intervento di Praia a Mare è fuori legge, considerando che i turni da coprire sarebbero mattina, pomeriggio e notte, laddove i medici di turno di notte hanno diritto, sempre per legge, a due giorni di riposo. Bisogna tenere conto che alcuni di questi medici sono impiegati, oltretutto, anche per il reparto di Medicina, anche questo fuori legge, essendo stato riaperto in una struttura ospedaliera di cui non si dispone ufficiale atto di riapertura. Ma giacché le elezioni regionali sono alle porte, bisogna darsi da fare per non replicare la figuraccia delle politiche, che a certi paladini della sanità ancora brucia assai, ragion per cui non si possono fare passi indietro, a costo che qualcuno ci rimetta la pelle. Gli ordini vanno eseguiti e basta.
In tutto questo trambusto, di questi quattro medici, dicevamo, uno pare si stia rendendo protagonista di un ulteriore scandalo, se questo ancora non bastasse. Il medico starebbe disertando sempre più spesso i turni di lavoro e quasi sempre senza avvisare. I tentativi di rintracciarlo, poi, sarebbero del tutto vani, il telefono squillerebbe a vuoto o addirittura risulterebbe spento. Ne scaturisce che gli altri medici siano costretti a coprire massacranti turni di lavoro di 10/12 di lavoro, il che oltre a mettere a repentaglio la salute dei colleghi a causa di una mole pesantissima di lavoro, si metterebbe a repentaglio la salute dei pazienti che ignari giungono al ppi in cerca di cure, non sapendo di trovarsi innanzi a un medico stanco, provato e turbato psicologicamente. Che essendo prima di tutto un uomo, potrebbe sbagliare diagnosi e prognosi.
Nel pomeriggio di oggi l’ennesimo episodio. Il medico non si presenta a lavoro e qualcuno sbotta. Di qui la telefonata ai carabinieri per denunciare il dipendente Asp assenteista.
Ma in tutto ciò, che ruolo ha il direttore sanitario Vincenzo Cesareo? È al corrente di ciò che avviene nella struttura praiese? Se sì, come quasi certamente sarà, in che modo pensa di tutelare la salute di migliaia di pazienti?