(GrNEt) – Roma, 29 lug – Si chiamava Enrico DE MATTIA, il Caporal Maggiore di 24 anni, originario di Angri (Salerno), che ieri si è tolto la vita a Palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi. De Mattia, al momento del suicidio, era il “capo muta” a Palazzo Grazioli, inquadrato nell’operazione “Strade Sicure”. Il Caporal Maggiore Enrico De Mattia era effettivo al 1° Reggimento Granatieri di Sardegna e, per l’operazione “Strade Sicure”, era inquadrato nel “Complesso Foxtrot, 2°gruppo tattico, Task Force 1 del Raggruppamento Lazio Umbria Abruzzo”, comandato dal generale di brigata Paolo RAUDINO, che riveste il ruolo di comandante della Brigata Granatieri.
I fatti
Da quello che si apprende, ieri durante il turno pomeridiano 13-19, verso le ore 15 circa, De Mattia si sarebbe recato in bagno portando con sé la pistola d’ordinanza. Non si conoscono, al momento, le motivazioni che hanno indotto il Caporal Maggiore De Mattia all’insano gesto ma quello che sappiamo è che questo è il terzo suicidio in 6 mesi di un militare sotto il comando del generale Raudino.
A febbraio 2018 un bersagliere di 29 anni, di Taranto, si era tolto la vita nello stesso modo nella stazione metro di Barberini, al centro di Roma. A dicembre 2017 un altro Granatiere di stanza a Spoleto si è impiccato mentre era in licenza dopo il periodo di servizio nell’operazione “Strade Sicure” a Roma.
I ragazzi chiamati a svolgere il servizio nell’operazione “Strade Sicure”, da quello che ha potuto apprendere GrNet.it, sono tutti provati fisicamente (condizione che è peggiorata anche a causa del gran caldo e delle condizioni di lavoro) ma, soprattutto psicologicamente. Per tale ragione 150 di loro hanno preso carta e penna ed hanno scritto all’avvocato. Non ce la fanno più.
«Ho contattato i vertici della Difesa per comprendere la veridicità della notizia: è ufficiale purtroppo, un militare in servizio in operazione “strade sicure” si è tolto la vita. Riserbo e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento». E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera.
«La vita di un militare è soggetta più di altre categorie a subire contraccolpi psicologici legate alla specificità del ruolo. Serve assolutamente e immediatamente una task force in grado di affrontare in maniera strutturale il tema dei suicidi nelle ffaa e nelle ffoo».
Fonte: GrNet.it