Salgono a 33 le persone contagiate (i morti sono tre) dall’ondata di legionella che in questa settimana ha colpito Bresso, cittadina alle porte di Milano. Tra ieri sera e questa mattina sono infatti stati segnalati 6 nuovi casi tra cui quello di un paziente (anche lui come gli altri residente nella cittadina dell’hinterland milanese) che si trova in Calabria e che è quindi stato ricoverato a Catanzaro. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ansa.
“Con sei nuove segnalazioni, tra ieri sera e questa mattina – scrive ancora Ansa- , sono 33 i cittadini di Bresso che hanno contratto il batterio della legionella. Tre di loro si sono presentati all’ospedale Bassini, fortunatamente in buone condizioni, tanto che solo uno di loro è stato ricoverato e gli altri due hanno ricevuto la terapia antibiotica da fare a casa; due si sono rivolti all’ospedale Niguarda, ricoverati, ma sempre con un quadro clinico non preoccupante; uno si trova ricoverato all’ospedale Mater Domini di Catanzaro” ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera.
COS’È LA LEGIONELLA
La legionella (Legionella Brenner et al., 1979) è un genere di batteri gram-negativi aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, suddivise in 71 sierotipi. Quella più pericolosa, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è L. pneumophila. La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati (erano presenti oltre 4.000 veterani): solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato. (fonte: Wikipedia)
HABITAT
Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: si riscontrano nelle sorgenti, comprese quelle termali, nei fiumi, laghi, vapori, terreni. Da questi ambienti esse risalgono a quelli artificiali come le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici, come i serbatoi, le tubature, le fontane e le piscine (sono state rilevate anche in fanghi di fiume o torrente, o argilla per manufatti in terracotta).
Le condizioni più favorevoli alla proliferazione sono:
-condizioni di stagnazione;
-presenza di incrostazioni e sedimenti;
-biofilm;
-presenza di amebe.
I batteri, inoltre, possono sopravvivere con una temperatura dell’acqua compresa tra i 5,7 e i 55 °C, mentre hanno il massimo sviluppo con una temperatura dell’acqua compresa tra i 25 e i 42 °C. Da evidenziare la loro capacità di sopravvivenza in ambienti sia acidi, sia alcalini, sopportando valori di pH compresi tra 5,5 e 8,1. (fonte: Wikipedia)
TRASMISSIONE
L’uomo contrae l’infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri; quando questa entra a contatto con i polmoni di soggetti a rischio, insorge l’infezione polmonare. Finora non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta.
L’infezione da legionella può dare luogo a due distinti quadri clinici: la febbre di Pontiac e la legionellosi. La febbre di Pontiac ha un periodo di incubazione di 24-48 ore e si risolve in 2-5 giorni. È accompagnata da malessere generale e cefalee seguiti da febbre.
La legionellosi ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto più grave: oltre a malessere, cefalee e tosse, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale. Una polmonite da legionella non si distingue da altre forme atipiche o batteriche di polmonite, ma è riconoscibile dalle modalità di coinvolgimento degli organi extrapolmonari.
I principali fattori di rischio che favoriscono l’acquisizione della legionellosi sono:
- età avanzata
- il fumo
- immunodeficienza
- sesso maschile
- patologie cronico-degenerative. (fonte: Wikipedia)