Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Locri, Gioia Tauro, Polistena, Melito Porto Salvo, Tropea, Vibo Valentia, Lamezia, Soveria Mannelli, Soverato, Crtone, Cariati, Lungo, Paola, Cetraro, Castrovillari, Corigliano, Crogliano Rossano, Acri e San Marco Argentano. Ci sono quasi tutti, di certo sono molti. Sono gli ospedali calabresi, le case della salute, i centri di Salute mentale ed altri presidi sanitari che necessitano di aumentare il proprio personale con le più svariate figure, dal dirigente medico, all’accalappiacani, ai farmacisti, agli infermieri, agli urologi, radiologi e così via. Servono come il pane in un quadro sanitario disastroso dal punto di vista del “capitale umano”. E finalmente è stato varato con il decreto n° 154 del 25 luglio 2018, a firma del commissario ad acta Massimo Scura, avente per oggetto “Autorizzazione assunzioni personale azienda Ssr”, per l’assunzione, appunto, di figure professionali a tempo indeterminato.
Ma su Praia a Mare, su quello che nessuno vuole far tornare ad essere un ospedale nonostante lo imporrebbero tre sentenze del Consiglio di Stato, sembra essere ormai calata un potente maledizione. Tre giorni fa la nostra redazione aveva intervistato Scura per conoscere gli sviluppi della vicenda, e l’ingegnere commissario aveva anticipato che «tra domani e dopodomani spero di adottare il decreto con le nuove assunzioni e ci saranno tutta una serie di persone a disposizione dell’Asp di Cosenza». Promessa mantenuta, il decreto è stato varato e ci saranno tutta una serie di persone a disposizione dell’Asp di Cosenza, ma nello specifico non di Praia a Mare, non di quello che dovrà essere trasformato, forse, si spera, in un ospedale di zona disagiata, che a trasformazione avvenuta sarebbe un presidio indipendente dallo spoke Cetraro – Paola.
Eppure in quella struttura il personale serve. Una settimana fa è stato aperto il reparto di Medicina senza un atto ufficiale, con la sola autorizzazione del commissario Scura, il quale però però continua a ripetere che non cambierà il decreto aziendale n° 64 del luglio 2016. I medici fanno i salti mortali per mandare avanti quei reparti carenti di tutto. L’hanno scritto i commissari regionali per l’accreditamento e l’hanno scritto gli stessi medici in una (dolente) di una decina di giorni fa. Ma i rinforzi, a quanto pare, non arriveranno. Non arriverà neppure l’apertura ufficiale del presidio, perché poi quando c’è da inviare i documenti nessuno sa chi deve farlo e perché il decreto 64 non potrà cambiare, pur volendo. Se qualcuno si starà chiedendo il perché, proviamo a darvi una risposta: c’è un solo posto letto disponibile previsto nella riorganizzazione sanitaria regionale e inserire il Capt di Praia nel decreto significherebbe necessariamente togliere 19 posti letto ad altre strutture.
La struttura sanitaria di Praia a Mare martoriata e ingannata ancora una volta.