Rocco Marando, 24enne di Portigliola, centro del Reggno di poco più di mille anime, è deceduto ieri mattina nell’ennesimo disastroso incidente stradale avvenuto lungo la Statale 106 jonica nella periferia di Roccella Jonica. Il giovane, secondo quanto è emerso dai primi accertamenti effettuati dalla Polstrada di Brancaleone, era alla guida della sua due ruote, sembrerebbe uno sccoter, quando, per cause in corso d’accertamento, si è scontrata con tre veicoli che viaggiavano in direzione opposta. Una delle tre auto era guidata dai carabinieri di una pattuglia in servizio. L’impatto è stato letteralmente devastante e il giovane è deceduto sul colpo per le ferite riportate. Benché i soccorsi siano stati tempestivi si sono rivelati del tutto inutili, gli operatori sanitari del 118 giunti sul posto si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante e non hanno potuto fa altro che constatare il decesso del giovane. Quella di Rocco Marando è solo l’ultima, in ordine cronologico, delle vite infrante sull’asfalto della strada statale 106, quotidiano teatro di stragi umane, di sangue che scorre a fiumi e di dolore immane, tanto che i calabresi l’hanno ribattezzata la “strada della morte”.
Commosso il ricordo dell’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”. «Questo il volto di Rocco Marando – è scritto sulla pagine facebook dell’associazione -, 24 anni, aveva tanti sogni e belle speranze che, in pochi attimi, sono svaniti via per sempre nell’ennesimo incidente mortale sulla S.S.106… L’Associazione rivolge un pensiero alla Famiglia adesso pensa nel dolore profondo e drammatico, ai parenti ed agli amici tutti… Poi un invito a tutti gli iscritti al gruppo: una preghiera (laica, cattolica, e di qualsiasi religione), affinché tutti riescano ad avere la forza necessaria per superare questo momento. Basta un minuto del nostro tempo che di sicuro non sarà sprecato… #bastavittime106».
Solo dall’inizio di quest’anno i morti sulla strada statale 106 sono già diverse decine, ma al momento nessuno sembra abbia intenzione di prendere provvedimenti per evitare la continua mattanza di essere umani.