«Sono in partenza per Roma, direzione Ministero della Salute, dove incontrerò il Ministro della Salute, l’On.Giulia Grillo. Le chiederò direttamente, anche a nome dell’intera popolazione calabrese, le immediate dimissioni del Commissario Governativo, l’Ing. Massimo Scura, un burocrate che svolge il suo ruolo con spirito razzista verso i calabresi. A riprova di ciò, farò vedere e sentire al Ministro la registrazione del mio incontro a Catanzaro con Scura. Chiedo comprensione e aiuto, soprattutto ai tantissimi calabresi che alle ultime elezioni hanno invocato il “cambiamento” anche per una sanità più giusta e solidale». Così Gino Spolitu ha annunciato poco fa dalla sua pagina facebook la sua nuova battaglia in nome della sanità calabrese.
Dopo la protesta dei giorni scorsi a Catanzaro presso gli uffici del commissario ad acta (che noi abbiamo raccontato qui Sanità, Gino Spolitu ci riprova: domani protesta plateale a Catanzaro e qui Ospedale di Praia, Spolitu porta a termine la missione: Scura lo riceve nel suo ufficio) che è stata ripresa da decine di testate giornalistiche della regione, l’attivista praiese tornerà a far sentire la sua voce presso i palazzi della capitale. Una volta giunto presso la sede del ministero, l’editore del quotidiano Il Meridione incontrerà il ministro Giulia Grillo per denunciare ancora una volta i numerosi problemi irrisolti del territorio legati a un efficiente sistema sanitario. Ma principalmente Spolitu chiederà a gran voce, come fa da diverso tempo a questa parte, l’immediata rimozione di Scura, già paventata dai parlamentari pentastellati Francesco Sapia e Dalila Nesci.
Al di là dell’oggettivo disastro gestionale della sanità negli ultimi anni, da Scura dipende anche il destino già incerto dell’ospedale di Praia a Mare. Se infatti l’ingegnere venuto dal nord a ripianare i debiti della sanità al sud non inserirà la struttura praiese nel decreto aziendale n° 64, la riapertura del nosocomio rimarrà solo un miraggio.