Misiti (M5S): “La politica è un impegno serio. Ma anche i pazienti restano importanti”. Il deputato grillino sta lavorando ad una proposta per la sanità calabrese. Intanto, domani porterà al Ministro delle Infrastrutture un dossier sul porto di Diamante Domattina, Misiti, deputato del Movimento Cinquestelle, incontrerà il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Il parlamentare grillino gli consegnerà un dossier voluminoso e minuzioso sul porto di Diamante “realizzato – dice il portavoce M5S alla Camera – con la pregnante collaborazione di cittadini e di attivisti del Movimento”.
Massimo Misiti, ortopedico, oggi deputato del Movimento Cinquestelle, fa la spola tra Roma e la Calabria senza soluzione di continuità. Si concede, quando può, solo la domenica, e neppure interamente, di riposo in cui si dedica alla famiglia, moglie e tre figli. “La politica è una grande passione, ma la mia professione è il mio primo amore. L’impegno politico è affascinante, ma è anche molto faticoso. Si, lo so che qualcuno sorriderà leggendo questa mia affermazione pensando ai politici come a dei nullafacenti, ma se si lavora con serietà vi assicuro che è faticoso”. Quella stessa serietà che appalesa nella professione di ortopedico sempre vicino ai pazienti. “Ho dedicato tutta la mia vita all’ortopedia, non posso farla uscire dalla mia vita”. Misiti, infatti, continua ad operare nei giorni in cui è a Cosenza e a visitare i pazienti, mantenendo con loro quello stesso legame che aveva prima della sua elezione al Parlamento. Quegli stessi pazienti che, si dice, lo chiamavano sul cellulare durante la campagna elettorale per manifestargli la volontà di votarlo. Nell’ambiente medico calabrese si mormora che abbia addirittura aumentato il numero di interventi chirurgici. “Diciamo che dovrebbe essere così”, dice schermendosi e accennando un sorriso.
“Un mio caro amico – continua Misiti – mi fece leggere, il giorno prima di entrare fisicamente alla Camera dei Deputati, un brano in cui era descritto quali potessero essere i sentimenti di un neo parlamentare nel momento in cui si fosse trovato seduto su uno di quegli scranni. C’era un passaggio in quel testo in cui mi sono ritrovato. Riguardava il profondo senso di rispetto verso un posto in cui autorevoli personaggi della politica italiana hanno segnato, con le loro decisioni, la storia del nostro Paese. Non voglio nascondere che ho provato un’emozione molto forte nel vedermi seduto lì. In verità anche una certa perplessità circa la mia capacità di essere all’altezza di un compito così gravoso e delicato. Dubbio che non ho ancora fugato”.
Intanto sono trascorsi oltre 120 giorni dalle elezioni del 4 marzo, sebbene il nuovo Governo si sia insediato da meno di un mese e, quindi, l’attività politica dei parlamentari abbia preso inizio da pochissimo tempo, anzi, non è ancora neppure a regime. Misiti è stato inserito nella Commissione Bilancio della Camera, una collocazione che a molti, attesa la sua professione medica, è sembrata quantomeno bislacca. “Non è stata una mia scelta, ma un’indicazione del Movimento che ho accettato con quello spirito di servizio che, secondo me, deve caratterizzare chi ha scelto di servire il Paese. La Commissione Bilancio è fondamentale nella ripartizione, nell’attribuzione delle risorse economiche per tutti gli impegni di spesa dello Stato, compresa, ovviamente, la sanità. E perseguirò, anche attraverso il mio lavoro in commissione, il punto primario della mia politica, che rimane quello di poter dare ai calabresi una sanità pubblica che funzioni, valutando ed indirizzando, insieme ai colleghi di commissione, opportunamente le voci di spesa da finanziare. Per questo, nei giorni in cui torno da Roma, sto continuando il lavoro sul territorio con particolare attenzione verso gli ospedali, in modo di capirne ed approfondirne, in maniera esauriente ed esaustiva, le criticità”.
E a proposito di sanità si vocifera di un’iniziativa importante che Misiti sarebbe in procinto di depositare, sotto forma di interrogazione, al Governo e, quindi, al Ministro della Salute, la pentastellata Giulia Grillo. “Preferisco – dice il deputato grillino – non anticiparne il contenuto. Sono dell’idea che prima le cose vadano realizzate e, poi, rese pubbliche. Primo, la politica del fare”.