Domande in chat il giorno prima con relative risposte esatte già barrate. Se quello che ha scritto ieri una donna sul suo profilo facebook corrispondesse al vero, l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, sarebbe inevitabilmente destinato a finire in un vortice di polemiche di polemiche. Il concorso pubblico cui si fa riferimento è quello per l’assegnazione di 18 posti da infermiere, al quale hanno partecipato il 4500 circa, 30 posti di operatore socio sanitario, a cui hanno partecipato 550 persone circa, e posti per assistenti amministrativo a cui hanno aspirato almeno 1000 candidati. Le prove del concorso hanno avuto inizio lunedì scorso e si concluderanno venerdì prossimo, a meno che la bufera mediatica che ne potrebbe scaturire non comprometta il regolare svolgimento. Da ciò che è trapelato nelle scorse ore, risulterebbe che la gestione del bando sarebbe stata affidata a una ditta esterna, quindi non direttamente subordinata all’Asp di Catanzaro.
Nel pomeriggio di ieri la donna, che era una delle partecipanti al concorso, ha denunciato pubblicamente che «ieri pomeriggio a molti era arrivato il test tramite WhatsApp con tutte le domande del concorso! È una vergogna Ecco perché in ospedale entrano sempre i soliti!». a riprova di ciò che dice mostra le foto di alcuni fogli su cui sono scritte le domande dei test con le risposte precompilate. «Praticamente se avessi avuto ‘ste foto, com’è successo a alcuni – continua la donna – avrei fatto 30 su 30».
Dei fatti è stato immediatamente informato il vicepresidente nazionale del Codacons, Francesco Di Lieto, il quale alla nostra redazione ha rilasciato poco fa le seguenti dichiarazioni: «Stiamo presentando esposto per il concorso. Si narra che poiché i test sono gestiti da una società esterna ci sarebbe tutto l’interesse a far superare la preselezione a tutti o quasi. Si vocifera di fotografie circolate su whatsapp con le domande, prima della prova. Praticamente sembrava essere in una di quelle trasmissioni televisive in cui, se non sai rispondere, puoi chiedere l’aiuto da casa… Come Codacons invochiamo le telecamere per evitare che chi non ha santi in paradiso debba sempre e comunque essere penalizzato».
Ora la parola passa alle autorità giudiziarie.
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In merito al concorso del pugliese non capisco perché queste persone non hanno bloccato e contestato appena entrate in aula tutto ciò.Se hanno notato che facevano entrare con i cellulari perché sono entrati anche loro?