[LE PAGELLE] diamo i numeri sulla competizione ciclistica Granfondo Terùn

“Le pagelle” è la rubrica della testata giornalistica La Lince, che si propone di raccontare la cronaca con un pizzico di ironia, che non guasta mai. La foto di copertina è di Daniele Arieta ed è tratta dal sito www.granfondoterun.it

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[LE PAGELLE] diamo i numeri sulla competizione ciclistica Granfondo Terùn

La Granfondo Terùn è la competizione che quest’anno si è svolta nella sua prima edizione il 16 e il 17 giugno scorso. Ciclisti per passione e per diletto giunti da ogni angolo d’Italia hanno percorso 131 chilometri tra la Calabria e la Basilicata attraversando le città di Scalea, San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Lauria, Rivello, Nemoli, Trecchina e Maratea. La città di Scalea ha rappresentato sia il punto di partenza che di arrivo della gara.

Per l’occasione sulla costa tirrenica si sono riversati anche migliaia di turisti, della Riviera dei Cedri ne ha parlato anche la stampa nazionale e l’evento è costato zero euro ai contribuenti dei Comuni interessati perché realizzato quasi interamente con fondi privati. L’organizzazione è composta da giovani del posto, capitanati da un poliedrico Rossano Bruno, presidente della squadra. A dire il vero l’evento potrebbe definirsi internazionale, poiché del gruppo fanno parte anche Franco e Maico Campilongo, fratelli scaleoti emigrati in America agli inizi degli anni 2000, dove insieme a un amico di Gioisa Ionica hanno aperto a Palo Alto, nel cuore della Silicon Valley, il fortunato locale di ristorazione “Terùn“, che è stato anche lo sponsor principale in quanto principale finanziatore dell’evento. Non un marchio qualsiasi, uno che per fama e successo si è guadagnato persino le prestigiose colonne del New York Times. Uno locale di pizzeria e cucina tipica locale che tra i suoi clienti, tanto per citarne uno, annovera un certo Mark Zuckerberg.

Dunque, tutto bene direte voi?

Macché. Siamo in Calabria. Riviera dei Cedri, per la precisione. Dove tutto è il contrario di ogni cosa.

A dare credito alle voci insistenti circolate nei giorni scorsi, e parzialmente confermate durante la conferenza stampa, ce n’è mancato poco che l’evento non andasse in fumo. Il motivo? Un incomprensibile capriccio del sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, suffragato da fantomatiche teorie su inesistenti problematiche legate alla sicurezza paventate dal capo degli agenti di polizia locale della medesima cittadina. Dove, per la cronaca, vive un gruppetto a se stante di ciclisti amatoriali, che per ignoti motivi non ha partecipato alla Granfondo di Rossano Bruno.

Alla fine la manifestazione si è svolta, ma il repentino cambio di percorso ha provocato non pochi disagi alla circolazione e allora abbiamo capito che era il caso di dare qualche voto.

VOTO 10 + al ristorante, bar, pizzeria Terùn e ai suoi proprietari E qui non c’è bisogno di spiegare;

VOTO 10 a Rossano Bruno e compagni e agli organizzatori che hanno lavorato ininterrottamente per oltre un anno, ai tanti volontari che senza pretendere nulla in cambio hanno avuto un ruolo fondamentale per la riuscita dell’evento;

VOTO 10 a Maurizio Fondriest, campione del mondo a Renaix 1988 a soli 23 anni, vincitore della Sanremo 1993, più volte protagonista del Giro d’Italia, che si è confuso tra i comuni mortali in sella alla sua bici nella gara Granfondo Terùn. A dimostrazione che i veri campioni sono quelli di umiltà.

Voto 9,5 a Sportweek, il giornale settimanale che esce in allegato con il giornale più letto d’Italia, e cioè la Gazzetta dello Sport. Ritenendolo evidentemente un evento di importanza su scala nazionale, gli ha dedicato uno spazio sullo scorso numero;

Voto 9 a tutti i sindaci dei Comuni che non hanno esitato un solo istante nel prestare il fianco a una manifestazione sportiva che vale la pena di supportare, soprattutto perché è andata in scena a un mese dal Giro d’Italia, dalle sue polemiche e dalle vagonate di soldi buttati in cattiva pubblicità per il territorio;

Voto 8,5 all’ufficio stampa dell’evento per la precisione e la puntualità delle notizie;

Voto 8 agli automobilisti incavolati e bloccati per lunghi minuti in attesa che si liberasse il passaggio sul Fondo Valle Noce. Il voto è alla pazienza;

Voto 6 a chi ha contribuito all’evento ma controvoglia;

Voto 5 a chi ha pensato ad alta voce che in fondo 131 chilometri erano passeggiata mentre se ne stava sul ciglio della strada a braccia conserte a guardare gli altri che pedalavano;

Voto 4 al sindaco di Tortora per non aver avuto molta lungimiranza;

Voto 2 a chi ha strepitato per boicottare la corsa. Fortunatamente senza riuscirci;

Voto 1 a chi poteva fare e non ha fatto e a chi avrebbe dovuto e si è tirato indietro;

Voto 0 spaccato a chi poteva andare a godersi lo spettacolo di rara bellezza e se n’è rimasto a immaginarlo.

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