Arriva giugno e tornano ad affollarsi le spiagge e così, quasi per incanto, appaiono le solite macchie “sovversive”. Il Codacons presenta un esposto per la verifica dei depuratori e chiede la lotta agli scarichi abusivi
Da oggi e per i prossimi tre mesi assisteremo al solito teatrino, all’indignazione da tastiera, con immagini postate sui social di acque sporche che immediatamente susciteranno l’ira funesta dei sindaci, pronti ad urlare al complotto e promettere denunce a chi osa infangare l’immagine del loro amato territorio. Per cui, in religioso silenzio, prepariamoci ad una nuova stagione nella merda ma senza clamore.
Intanto gli illuminati amministratori Calabresi hanno provveduto ad acquistare le osannate bandiere blu per coprire le nostre vergogne. E già scalpita la contraerea dei biologi-jukebox pronti a discettare su alghe e eutrofizzazione. Non tarderà l’agenzia regionale a diffondere dati inoppugnabili. Il mare è pulitissimo anzi eccellente e chi non si uniforma altro non è che un pericoloso sovversivo da arrestare… almeno si potesse arrestare la merda.
Il Codacons rende noto di aver presentato un esposto per la verifica di tutti i depuratori Calabresi e per una seria lotta a tutti gli scarichi abusivi. Il tutto – spiega Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale dell’associazione – in attesa di esaminare i dati che hanno consentito di attribuire le bandiere blu e di ricevere le necessarie spiegazioni da parte della Regione per aver dimenticato (unica regione d’Italia) di fornire i dati relativi alla qualità delle acque. Sia chiaro a tutti – continua Di Lieto – il Codacons continuerà a denunciare “infischiandosene di tutte le minacce già ricevute”, l’indecenza delle condizioni in cui siamo costretti a vivere. Continueremo a denunciare il mare sporco, gli scarichi abusivi, la gestione dei rifiuti vergognosa, i rubinetti a secco… e chiediamo il sostegno dei Cittadini studi della propaganda di regime.