Un dipinto che ritrae Santa Rita
Sin dalla sua costituzione ufficiale nel 2012, la Pia Unione primaria locale, aggregata alla Basilica di Cascia, oltre a promuovere come da statuto il culto alla santa dei casi impossibili, ha voluto contribuire alla crescita anche culturale e artistica della parrocchia Marcellinese. Infatti, oltre alle numerose opere di carità, sono anche numerose, già in questi pochi anni di vita le opere artistiche realizzate. Ad iniziare dal pregevole è artistico simulacro in cartapesta Leccese, opera del Maestro Antonio Papa, realizzata nel 2013, altre opere, soprattutto per il servizio liturgico sono state volute, e offerte in questi anni.
Ultime in ordine temporale la nuova artistica base in ottone argentato e dorato, opera di un giovane artigiano di Palermo, recante lo stemma dell’ordine agostiniano, e tre rose, simbolo certamente della Santa, ma anche come richiamo al mistero della Trinità che ha abitato la vita di Santa Rita.
La preziosa opera, tutta eseguita a mano, a sbalzo su lastre di ottone, poi passate a bagno nel metallo argenteo, va ad arricchire il patrimonio artistico della parrocchia, e può inserirsi tra le opere più belle realizzate. Non da meno è la nuova casula, offerta per il culto liturgico.
Ampia e Solenne, in tessuto di seta e lana, è stata dipinta con la simbologia ritiana: le api, rami di uva, e rose. Armonizzate nell’insieme la stessa si presenta molto armoniosa e solenne. La casula trapuntata di api dorate è immagine dell’arnia dove le api rifugiandosi la riempiono della loro attività e del loro miele per cui colui che indossa questa veste diventa immagine delle Sposo/Cristo che accoglie la Sposa/Chiesa nella sua composita personalità e la nutre con miele di roccia (Cf Sal 80,17) e con il Pane degli angeli (Cf Es 16; Sal 77,25).
Richiama la casula visibile nei mosaici di sant’Apollinare in Ravenna. Con pazienza e arte, in essa sono state dipinte ben 340 api. Nella parte posteriore, in basso, lo stemma agostiniano armonicamente ordinato nell’insieme. Essa sarà usata per le celebrazioni di questi giorni, ma anche in altre occasioni solenni.
LA STORIA DELLA FESTA MARCELLINESE – Una devozione che si rinnova trovando nuovi significati. La festa Marcellinese di Santa Rita nasce più di sessant’anni fa come festa delle orfanelle che risiedevano nel locale istituto delle Suore riparatrici del Sacro Cuore. Fu proprio ad opera delle suore che alla piccola comunità di allora fu proposta la devozione alla Santa di Cascia, famosa in tutto il mondo per essere la Santa invocata nei casi impossibili e disperati. Con la costituzione della Pia unione primaria nel 2012 la comunità ormai ingrandita, ha ripensato la devozione alla Santa. Oltre ad opere materiali che vanno ad arricchire il patrimonio artistico e culturale della parrocchia, sono numerosi gli interventi di carità a favore dei più poveri e dei più deboli.
Dopo l’arrivo del nuovo ed artistico simulacro nel 2013, la festa che la comunità Marcellinese vive annualmente è il momento in cui essa accoglie numerosi fedeli e famiglie che da tutto l’alto Tirreno cosentino si recano nella chiesa parrocchiale a rendere omaggio alla santa. Molti affidano con le lacrime i loro affanni alla santa, altri con il semplice gesto di accendere un cero o lasciando qualche ex voto per grazia ricevuta. Attesta lo stesso Parroco che sono ormai numerose le testimonianze di grazie ricevute per intercessione di Santa Rita.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA – Intenso il programma predisposto dal direttivo della Pia Unione di Santa Rita. Si inizia giovedì 17 con la conclusione dei quindici giovedì che ha preparato i numerosi fedeli alla festa annuale. Al termine della celebrazione, la sacra statua sarà esposta alla pubblica venerazione su un artistico tosello, insieme alle insigni reliquie ex corpore custodite nella lipsanoteca parrocchiale.
Venerdì saranno benedetti due nuovi doni: una preziosa casula, dipinta a mano con la simbologia delle api e delle rose e una nuova e artistica base argentea per la statua, opera di un giovane artigiano Palermitano. I giorni clou della festa saranno il lunedì 21 con la visita delle reliquie agli ammalati e la sera alle 21.30 la suggestiva liturgia del Vespro con il Transito di Santa Rita e l’aggregazione dei nuovi fedeli alla Pia unione.
Il giorno della festa, si inizia alle 8.30 con la santa messa. Durante la mattinata la visita è la benedizione dei bambini e dei ragazzi delle scuole dell’infanzia e della primaria. A mezzogiorno la supplica alla santa. La sera alle 18.00 la solenne concelebrazione presieduta da padre Domenico Crupi, dell’ordine dei minimi. Seguirà la processione con lo scrigno argenteo contenente le reliquie insigni e la sacra immagine della Santa.
La processione sosterà presso la sede dell’associazione San Francesco di Paola per un momento di preghiera con i fratelli disabili. Al rientro la benedizione la pioggia delle rose e lo spettacolo pirotecnico concluderanno la Solenne giornata. Il ventitré, dopo la santa messa delle ore 18.00 sarà possibile venerare le reliquie. La collocazione della statua nella sua nicchia segnerà il termine della festa ma non della devozione alla cara Santa.