Continua il mancato pagamento, a favore della Congregazione di Misericordia di Diamante, delle spettanze per il servizio dializzati da parte dell’ASP di Cosenza e ancor più aumenta la convinzione dei vertici dell’associazione che tali ritardi sono mirati, da parte dei vertici ASP, ad estromettere la Misericordia da servizi e convenzioni.
“Aumenta il ritardo nel pagamento di mesi e mesi di servizi e tale ritardo ancora riguarda lo scorso anno, senza il rispetto della normativa vigente; si consolida sempre più la convinzione che tale ritardo non capiti a caso; infatti richieste senza risposta da parte della direzione generale, intoppi e blocchi nella lavorazione delle ricevute per il rimborso dei servizi, scuse e pretesti vari tra i diversi uffici con l’effetto di ritardare la liquidazione delle spettanze, tutto assume la chiara connotazione di un disegno volto a mettere in difficoltà l’associazione ostacolandone l’operato e la vita associativa. La direzione generale, pur coinvolta per mezzo di varie richieste ufficiali, ha volutamente ignorato le stesse avallando quei sospetti che sono ormai certezze – questo è quanto viene affermato dagli ambienti della Misericordia in una nota -. Ora le varie motivazioni, frapposte dall’ufficio dei servizi sociali e dall’ufficio servizi finanziari, appaiono essere chiaramente pretestuose tanto più che si fa riferimento a somme rientranti in precedenti impegni di spesa che avrebbero dovuto garantire una copertura delle somme e una pronta liquidazione delle stesse. Il monopolio che è stato sempre paventato dalla Misericordia di Diamante prende, alla luce di quanto affermato, sempre più corpo e appare chiaramente nel momento in cui l’associazione risulta essere estromessa direttamente e indirettamente dai servizi affidati dall’Asp di Cosenza a terzi. Come sempre il direttore generale fa orecchie da mercante in modo consapevole mentre il suo lavoro si concentra su attività e provvedimenti la cui opinabilità viene periodicamente denunciata dai mezzi di comunicazione apertamente”.