Si sapeva sin da principio che due soli medici radiologi a garantire turni h24, sette giorni su sette, con 15 reperibilità mensili ciascuno, non avrebbero retto per molto tempo. Oggettivamente, situazione prima o poi sarebbe inevitabilmente precitata, facendo andare ko il reparto di radiologia di Praia a Mare. E così è stato. Benché tutti sapessero e benché si continui a parlare di riapertura dell’ospedale, come dovrebbe avvenire almeno formalmente tra pochi giorni, la sanità cosentina, piena di debiti, senza soldi e senza possibilità di assumere personale medico, continua a decimare servizi e a perdere credibilità.
I due medici titolari del reparto di radiologia del Capt di Praia, i medici radiologi Anna Pia Cerbino e Simone Sollazzo, hanno “tirato la carretta” finché hanno potuto, dopodiché, presumibilmente sfiancati da turni massacranti e disumani coperti ormai da mesi, hanno comprensibilmente mollato la presa. La prima, la dottoressa Anna Pia Cerbino, ha inviato una comunicazione ai vertici dell’Asp in data 30 aprile 2018. «La sottoscritta – si legge nel documento – considerato che dal 23 ottobre del 2017 effettua 15 turni di pronta disponibilità ogni mese, che per la legge 30 ottobre 2014 non si garantisce il riposo di 11 ore giornaliero e che nel mese di aprile 2018 i turni di servizio e di pronta disponibilità non sono autorizzati dalla persona preposta, comunica che a partire dal 1° maggio effettuerà n° 6 turni di pronta disponibilità mensili così come previsto dall.art 23 comma 3 del Ccnl del 14.09.2000». E conclude: «Si rimanda agli organi competenti il compito di attuare le misure organizzative necessarie per la copertura dei restanti turni di pronta disponibilità».
Il dottore Simone Sollazzo, invece, ne aveva dato comunicazione quattro giorni prima, molto più sinteticamente, con la medesima formula: «Il sottoscritto Dott. Simone Sollazzo, dirigente medico radiologo, a partire dal prossimo mese maggio (2018) effettuerà n° 6 turni di pronta disponibilità mensili così come previsto dall.art 23 comma 3 del Ccnl del 14.09.2000».
In sostanza, tutti parlano di riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, ma poi l’Asp non è nemmeno in grado di organizzare un reparto di radiologia e garantire un’adeguata assistenza agli utenti del comprensorio altotirrenico.
Le conseguenze, piuttosto prevedibili, quali sono?
Il 6 maggio scorso un paziente si era recato preso il Capt praiese per un controllo dopo un incidente stradale ma alle conclusioni e indicazioni del referto medico è scritto: «Si invia in radiologia Spoke Cetraro per mancato funzionamento del reparto di radiologia». Nonostante i proclami, dalla sciagurata e frettolosa “inaugurazione” dell’ospedale di Praia a Mare, di fatto la struttura ha solo peggiorato l’offerta dei servizi senza guadagnarne nessuno.