San Giovanni in Fiore – Alessandro Melicchio, Deputato alla Camera del MoVimento 5 Stelle, chiede pubblicamente chiarimenti all’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore in merito all’isola ecologica che avrebbe dovuto sorgere sul territorio comunale.
“Perché l’isola ecologica, già pagata profumatamente da tutti i cittadini sangiovannesi, ancora non c’è? – chiede il deputato calabrese – E’ il Comune a non aver messo a disposizione un’area adatta allo scopo oppure l’amministrazione non sta effettuando il dovuto controllo sulla corretta prosecuzione del servizio secondo quanto stabilito dai patti contrattuali? La realizzazione di centri di raccolta isole ecologiche a supporto e per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è essenziale per il successo del “porta a porta”, per contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato degli ingombranti e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e per l’organizzazione dell’intero ciclo di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. E in effetti, come segnalato dagli attivisti del Meetup di San Giovanni in Fiore, la costruzione di un centro di raccolta era stata opportunamente inserita nel contratto d’appalto. La ditta aggiudicataria si assumeva l’onere di provvedere alla realizzazione del centro di raccolta mentre il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione, in comodato gratuito, un’area da adibire alla raccolta delle varie frazioni di rifiuti differenziati, ingombranti, RAEE, inerti e rifiuti urbani pericolosi. Come è ricordato nell’articolo 14 del capitolato speciale del contratto d’appalto questo centro di raccolta è parte integrante del ciclo di raccolta e la sua realizzazione e allestimento è a carico dell’impresa appaltatrice.
A ciò si aggiungono le segnalazioni degli attivisti del Meetup di San Giovanni in Fiore, i quali hanno infatti scoperto che il numero verde di assistenza clienti non è sempre attivo come dovrebbe, come pure si lamenta la mancata distribuzione dei contenitori per la raccolta dell’organico e della differenziata e delle buste per organico, plastica e metalli. Ma nel contratto leggiamo pure di campagne di informazione ed educazione ambientale di cui non riusciamo a rintracciarne testimonianza. Il problema è che tutti questi servizi sono stati lautamente pagati dai cittadini. E’ preciso compito dell’amministrazione comunale vigilare sulla corretta esecuzione del servizio, avvalendosi, nel caso, dell’articolo 19 del capitolato d’appalto che riporta specificatamente le eventuali inadempienze contro cui gli uffici preposti possono applicare le penali, nel caso fosse dimostrata la mancata rispondenza del servizio effettuato agli obblighi contrattuali assunti. Per far ciò, però, è necessario verbalizzare e contestare al concessionario quello che non va. Invito pertanto il Sindaco a chiarire pubblicamente questa vicenda, auspicando che agisca di conseguenza ove ravvisi inadempienze, perché i soldi che amministra sono soldi pubblici, dei suoi concittadini e in un periodo in cui si sono ridotte sempre più le risorse economiche, l’attenzione su eventuali sprechi deve essere massima. Da parte nostra resteremo vigili. Come sempre.”
Alessandro Melicchio
portavoce M5S alla Camera dei Deputati