I carabinieri hanno fermato il marito nei pressi di Lagonegro, l’uomo è stato interrogato
di VINCENZO RUBANO
Era morta probabilmente già sabato scorso Antonietta Ciancio, 73 anni, insegnante in pensione il cui cadavere è stato scoperto oggi nell’abitazione che la donna divideva con il marito, Gabriele Milito, fermato poco dopo a Lagonegro (Potenza). Il corpo della donna, in stato di decomposizione, presenta una ferita da arma da fuoco alla testa.
L’uomo è attualmente sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Sapri: ad ascoltarlo i militari e il procuratore capo di Lagonegro, Vittorio Russo, che coordina le indagini.
A dare l’allarme sono stati i familiari di Antonietta, preoccupati per l’assenza di notizie della donna che non rispondeva da giorni al telefono. I vicini della coppia avevano anche notato un cattivo odore provenire dall’appartamento: questo pomeriggio carabinieri e vigili del fuoco sono entrati nella casa, nel centro di Sapri, attraverso un balcone, scoprendo il cadavere.
Sono subito scattate le ricerche del marito, rintracciato e fermato a Lagonegro dove la coppia si recava spesso in vacanza. Milito, ragioniere in pensione, sarebbe apparso in stato di shock, fornendo spiegazioni confuse sull’accaduto e sui motivi della sua fuga. La coppia, che ha due figli, era molto nota e stimata a Sapri: i due anziani coniugi venivano visti spesso passeggiare insieme sul lungomare, e i conoscenti li descrivono come persone legate e tranquille.
Il piccolo centro costiero ai confini tra Campania e Basilicata reagisce con incredulità e dolore alla notizia. Nelle menti di tutti torna il dolore per un’altra morte di una donna avvenuta alcuni anni fa nella vicina Vibonati: il 30 novembre 2014 Pierangela Gareffa fu uccisa dal marito con una coltellata. Nel luglio scorso è stata inaugurata una panchina rossa in sua memoria.
Il colpo di pistola che ha ucciso la moglie sarebbe stato esploso mentre in camera da letto ieri mattina maneggiava una pistola regolarmente detenuta. È questa la tesi sostenuta dal marito della vittima. L’uomo, 75 anni, è ora in stato di fermo, come disposto dalla Procura di Lagonegro. Nell’abitazione dei coniugi, sul conto dei quali non vengono riportate segnalazioni per litigi avvenuti in passato, sono al lavoro anche i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. Le risultanze delle loro indagini saranno poi confrontate con quelle dell’autopsia che il medico legale eseguirà sul cadavere nelle prossime ore.
Fonte: La Repubblica.it