Form Aupi e l’Ordine degli Psicologi della Calabria: «Gli psicologi e il Garante per l’Infanzia (nella foto, al centro) della Regione Calabria non hanno mai parlato di visite psichiatriche ai docenti. Chi diffonde queste notizie afferma il falso»
“Apprendiamo con stupore che un docente scolastico, in un suo sfogo polemico con il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha tirato in ballo l’accordo che Garante, Ordine degli Psicologi della Calabria e la società scientifica di psicologia Form Aupi, hanno siglato per la promozione del benessere a scuola e la prevenzione dello stress – lavoro correlato. Tocca anche a noi ripristinare la verità e le corrette informazioni sullo “stress lavoro correlato”, la cui individuazione è prevista da una legge dello Stato da dieci anni. Solo chi ignora i contenuti della legge può parlare di visite psicologiche che sarebbero addirittura “obbligatorie”. TUTTO FALSO. Non è mai stato firmato un accordo del genere, né Marziale ha mai chiesto agli psicologi visite per i docenti. Piuttosto abbiamo insistito affinché una legge dello Stato venisse applicata nei contesti in cui maggiore è il rischio di stress, come la scuola. I sottoscritti e men che mai il dottor Marziale hanno mai ipotizzato visite psicologiche obbligatorie. Queste visite sarebbero illegali. Solo chi è in malafede o ignorante (nel senso che ignora la legge) può affermare il contrario”.
Il segretario generale Form Aupi, Mario Sellini, e il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Calabria, Fortunato Campolo, commentano così la polemica di questi giorni fra il docente del liceo Scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria, Tonino Filardi, e il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. Form Aupi e Ordine esprimono anche solidarietà per le accuse personali ricevute dal garante e precisano che non esiste alcun accordo che prevede visite individuali psichiatriche o di altro genere.
“Il benessere a scuola si misura con strumenti che noi psicologi abbiamo a disposizione – affermano Campolo e Sellini – e che non coinvolgono direttamente i singoli insegnanti. Il docente che ha azzardato ipotesi diverse ha dichiarato il falso, speriamo non intenzionalmente, allarmando così il corpo docente. Noi psicologi abbiamo rispetto per il lavoro delicato che svolgono gli insegnanti e vogliamo contribuire a prevenire lo stress lavoro correlato a scuola affinchè non si verifichino casi isolati di maltrattamenti nei confronti dei minori o altri episodi che potrebbero incidere sulla crescita e l’apprendimento degli alunni”.
Form Aupi si riserva inoltre di valutare le condizioni di una eventuale diffida nei confronti del docente che, con le sue parole, e con la diffusione di alcune notizie false anche a altri sindacati di categoria, non ha fatto bene all’istituzione che rappresenta.