Ospedale di Praia, tutta la verità sul mancato funzionamento della Risonanza Magnetica

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Ospedale di Praia, tutta la verità sul mancato funzionamento della Risonanza Magnetica

L’immagine è tratta da un servizio dell’emittente Rete 3 Digiesse e si riferisce alle operazioni di trasporto della Risonanza Magnetica presso l’ospedale di Praia a Mare
 
Partiamo da un imprescindibile presupposto: la potente Philips Achieva 1.5 Tesla che doveva essere al Capt di Praia a Mare il 1° aprile del 2012 ma che è stata consegnata solo ad aprile dello scorso anno, non entra in funzione perché l’Asp di Cosenza non vuole. E chi l’anno scorso è andato a fare la sceneggiata dell’inaugurazione dicendo che da lì a tre settimane l’apparecchiatura sarebbe stata messa in funzione, mentiva spudoratamente sapendo di mentire. Probabilmente al solo fine di accaparrarsi consenso elettorale.
Ma per argomentare quanto vi diciamo dobbiamo necessariamente andare con ordine. È il febbraio di un anno fa, due mesi prima che l’apparecchiatura venga trasportata al Capt praiese. Il dottore Antonio Lopez, direttore U.O.C. di Radiodiagnostica dell’area tirrenica, inoltra alla dottoressa Maria Acquaviva, direttore forniture e logistica dell’Asp di Cosenza, una richiesta di acquisto degli arredi per i locali che ospiteranno la Risonanza Magnetica. L’elenco è lungo e dettagliato e comprende scrivanie, vetrine, banconi, armadi, carrelli multifunzione, lettini, predellini, aste porta flebo, paravento, bilance, poltrone, sedie, panche, divanetti, attaccapanni a colonna, appendiabiti, portariviste, portaombrelli, specchi, cestini, pattumiere e tutto l’occorrente. Le stanze vengono poi effettivamente arredate, anche se qualche mobile e qualche oggetto vengono sottratti da altre stanze, come delle vecchie scrivanie.
Due mesi più tardi la Philips Achieva 1.5 Tesla arriverà. Il carrozzone politico, ovviamente, corre a “inaugurare” l’apparecchiatura sbandierando una vittoria che una vittoria non è, e i dirigenti Asp, nella medesima occasione, attaccano aspramente quei giornalisti che in giornata hanno diffuso la notizia secondo cui la risonanza magnetica non verrà mai messa in funzione. Cioè, attaccano noi: “Capt di Praia a Mare | La Risonanza Magnetica arriva dopo 5 anni e negli ambienti qualcuno ipotizza che non entrerà in funzione“.
Raffaele Mauro, direttore generale dell’Asp, prova a smentirci con veemenza dichiarando che l’attrezzatura per lo screening sarà perfettamente funzionante nell’arco di una ventina di giorni, o giù di lì. Il tempo di effettuare i dovuti controlli e il collaudo. I controlli vengono effettuati e il collaudo pure, ma quello che Mauro forse non sa o ha volutamente omesso è che mancano innanzitutto gli adempimenti Inail. E questo da solo basterebbe a spiegare tutto.
Niente di più semplice trovarne riscontro. Sul sito Inail Cosenza, alla sezione “Indicazioni operative dell’Inail per la gestione della sicurezza e della qualità in Risonanza Magnetica” si può scaricare l’opuscolo telematico da oltre 100 pagine (clicca QUI per scaricarlo) in cui si spiega per filo e per segno come e quando si può mettere in funzione una risonanza magnetica. Ciò avviene dopo un lungo percorso di formazione e preparazione sia per il personale medico-sanitario sia per tutte le persone che ruotano attorno a una stanza che ospita una risonanza magnetica. Per intenderci, anche gli addetti alle pulizie dei locali devono essere formati. Diciamo che attivare e mantenere funzionante un simile marchingegno è un po’ più complicato che mettere una X su un foglio, ma qualcuno ancora non lo aveva capito.
Ma veniamo ai fatti. Dall’aprile dello scorso anno cos’è cambiato ad oggi? Cosa è stato fatto per mettere in funzione l’apparecchiatura? E perché ancora non è entrata in funzione? Nel reparto di radiologia dell’ospedale di Praia il personale è composto da 2 infermieri, 5 tecnici radiologi di cui solo 3 risultano di ruolo e 2 medici. Questi ultimi sono stati inseriti grazie alla “riconversione” da Capt in ospedale, ma non si tratta di una nuova assunzione, bensì di un trasferimento dall’ospedale di Cetraro. In sostanza, li hanno sottratti da Cetraro, dove l’utenza è rimasta uguale, per trasferirli in un reparto di un ospedale che ospedale non è. A tal riguardo vi forniamo qualche dato. Da settembre a gennaio il reparto dell’ospedale di Paola ha effettuato circa 2000 esami diagnostici, Cetraro poco meno di 1000, San Giovanni in Fiore 503, mentre Praia appena 217 e nessuna nelle ore notturne. Nel dicembre scorso era diventata celebre la denuncia di un cittadino che era giunto all’ “ospedale” di Praia nelle ore serali per accompagnare la fidanzata con una evidente frattura al piede provocata da caduta e si era sentito rispondere che avrebbe dovuto aspettare il giorno successivo per sottoporsi a una radiografia.
Proprio per la carenza di personale al reparto di radiologia, il dottore Antonio Lopez non avrebbe autorizzato i turni dei due medici, costretti a lavorare con reperibilità sette giorni su sette, dodici mesi all’anno. Una condizione disumana che a lungo andare potrebbe arrecare danni sia ai diretti interessati sia ai pazienti. Ma Raffaele Mauro, che sta insceneggiando la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, ha deciso così: la rete emergenza/urgenza al reparto di radiologia di Praia a Mare sarà garantita 24 ore al giorno da due soli medici.
Ma questi medici, oltretutto, hanno la formazione per effettuare esami diagnostici da risonanza magnetica? La risposta è no ma possiamo dirvi con assoluta certezza che i corsi sono gratuiti e sono disponibili sia presso l’ospedale di Cetraro, sia presso le sale convegni che ospitano periodicamente l’evento. L’ultimo, in ordine cronologico, si è tenuto al Grand Hotel San Michele di Cetraro nelle date del 3 novembre 2017, 17 novembre 2017 e 1° dicembre 2017 alla presenza di decine di medici specializzati che operano in mezza Italia, a partire dall’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare Uos di Germaneto.
Nonostante l’Asp sia a conoscenza di tutto ciò e nonostante sia stata più volte sollecitata per intervenire e sbloccare la situazione di stallo, Raffaele Mauro non ha mai nemmeno risposte alle numerose missive inoltrate al suo indirizzo da parte di diversi dirigenti.