Ospedale di Praia, Cesareo 'punito' per l'intervista a La Lince: in arrivo provvedimento disciplinare?

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Ospedale di Praia, Cesareo 'punito' per l'intervista a La Lince: in arrivo provvedimento disciplinare?

La notizia è nell’aria da giorni, anzi, da settimane, e ovviamente era stata ampiamente prevista dal diretto interessato e dalla nostra redazione che, prima di pubblicare l’intervista che ha generato scompiglio, aveva informato l’intervistato su tutti le possibili conseguenze e i rischi che avremmo corso, lui come dipendente dell’azienda sanitaria, noi come giornalisti non asserviti al potere e al volere dei potenti. Poco male, il dottore Vincenzo Cesareo non aveva arretrato di un millimetro e noi meno ancora.
 
Quindi avevamo pubblicato l’intervista (ve la riproponiamo QUI) che per settimane ha sollevato un vespaio di polemiche, riuscendo finanche nell’impresa di far resuscitare i morti della politica cosentina. Tutti in quelle ore avevano qualcosa da dire che, pur non conoscendo una virgola, contraddicesse quanto noi avevamo scritto e quanto Cesareo avesse detto.
Ma il karma è una brutta bestia e a tre settimane da quelle cocenti dichiarazioni, la nostra redazione pubblicava in esclusiva un audio in cui il commissario ad acta Massimo Scura, registrato in una riunione successiva all’intervista, confermava involontariamente la nostra versione: non esiste alcun decreto di riapertura dell’ospedale di Praia a Mare e benché in molti si impegnino nella diffusione di eclatanti proclami, ancora non è stato deciso nemmeno come e quando sarà riaperto, né cosa conterrà (clicca QUI per leggere l’articolo e ascoltare l’audio).
Ma dalle stanze del potere cosentino se ne infischiano di cittadini e sanità e piuttosto pensano al mantenimento del potere che, con un dissidente come Cesareo in circolazione, vacilla. E così, dopo averci pensato a lungo, fonti accreditate ci informano che la letterina contenente la notificazione del provvedimento disciplinare sia già stato spedito all’indirizzo del direttore di niente Vincenzo Cesareo, il quale dovrebbe riceverlo nelle prossime.
In realtà, la Legge del 30 novembre 2017, n. 179, “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, cita testualmente:  «Il pubblico dipendente che, nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, segnala al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di cui all’articolo 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), o denuncia all’autorità giudiziaria ordinaria o a quella contabile, condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione. L’adozione di misure ritenute ritorsive, di cui al primo periodo, nei confronti del segnalante e’ comunicata in ogni caso all’ANAC dall’interessato o dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell’amministrazione nella quale le stesse sono state poste in essere».
Di conseguenza riteniamo che il problema all’Asp di Cosenza non sia aver denunciato i misfatti alle autorità competenti, come è avvenuto, ma averli riferiti alla stampa. Per questo il direttore dell’ospedale di Praia a Mare dovrà necessariamente recarsi presso la commissione disciplinare e attendere il verdetto della sua punizione.
D’altronde non è la prima volta che Cesareo viene punito per aver parlato o essersi opposto alle volontà dei dirigenti ai piani alti. Già nell’agosto scorso fu cacciato, pardon, promosso da direttore dell’ospedale di Cetraro a direttore dell’ospedale che non esiste, “solo” per aver fatto scoppiare lo scandalo della chiusura di ostetricia e ginecologia nei giorni caldi ferragostani. E noi, che modestia a parte di magagne nella sanità ce ne intendiamo, ad agosto scorso avevamo profeticamente titolato un articolo “Ospedali, decreti e dirigenze: in atto il piano B per ‘far fuori’ Vincenzo Cesareo“. Si parlava proprio della “promozione” a direttore dell’ospedale di Praia a Mare.