Il progetto aiuterà le fasce di donne, immigrati, comunitari ed extracomunitari affetti da disagio quali violenze, sfruttamento ed esclusione sociale
Reggio Calabria – Un’iniziativa destinata ad offrire accoglienza e sostegno ai giovani in difficoltà. La struttura denominata “La casa di Benedetta” è composta da due piani e presenta un giardino e un piccolo orto. L’edificio che nel passato era stato affidato ai Padri Monfortani è stato affidato in comodato d’uso all’associazione intitolata “Abakhi”.
L’ente è stato fondato il 20 ottobre 2015 a Reggio Calabria e riporta un nome eloquente. Infatti, “Abakhi ” è una parola africana che in lingua zulu significa “costruttori”‘. Il progetto indicato favorisce i diritti umani, sociali e civili insieme alle inclusioni delle fasce di donne, immigrati, comunitari ed extracomunitari affetti da disagio quali violenze, sfruttamento ed esclusione sociale.
“La casa di Benedetta” è in via di completamento, a causa dei lavori di ristrutturazione e ospiterà 15 minori stranieri non accompagnati ai quali sarà attribuito un percorso di inclusione responsabile. Infatti, è presente online il video di crowdfounding.
Tuttavia, accanto ad essa è stata creata l’associazione “Benedetta è vita” avente come scopo la solidarietà sociale che si impegna nell’assistenza verso i minori, soprattutto nello spazio del territorio dove è situata, in riferimento a chi si trova in condizioni di malattie, di disagio economico, fisico e sociale, riferito a se stessi e alle loro famiglie.
Un progetto che favorisce l’unione, l’inclusione sociale e il rispetto gli uni con gli altri.
di Benedicta Felice