Calabria, presunti abusi su 14enne: fermato ex consigliere comunale dipendente della Regione Calabria

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Calabria, presunti abusi su 14enne: fermato ex consigliere comunale dipendente della Regione Calabria

L’uomo, Luigi Muraca, di 49 anni, è stato bloccato la notte scorsa dalle Fiamme Gialle che hanno provveduto al trasferimento in carcere
 
Il consigliere di Forza Italia facente parte del Consiglio comunale di Lamezia Terme sciolto per presunte infiltrazioni mafiose una quindicina di giorni fa (clicca qui per leggere la notizia) è stato sottoposto a fermo per violenza sessuale aggravata perché avrebbe rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una ragazzina che all’epoca dei fatti aveva poco più di 14 anni.
Il fermo è stato disposto dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal pm Luigi Maffia

Luigi Muraca
Luigi Muraca

ed eseguito dai finanzieri del Gico del nucleo di Polizia tributaria di Catanzaro dopo aver raccolto delle prove ritenute schiaccianti. In particolare, dalle indagini dei finanzieri sono emersi alcuni episodi di cui si sarebbe reso protagonista Luigi Muraca, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni nei confronti della ragazzina, che tra l’altro vivrebbe un grosso disagio sociale.
I successivi accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Lamezia ed eseguite dalle fiamme gialle di Catanzaro, avrebbero confermato il quadro accusatorio portando così all’emissione del provvedimento di fermo. Sembrerebbe che alle prove degli inquirenti si sarebbe aggiunta la confessione della ragazzina, crollata davanti alle evidenze.
L’uomo, che risulta essere anche un dipendente della Regione Calabria, è stato bloccato la notte scorsa e portato in carcere.
Soltanto ieri in Calabria per accuse simili era stato sospeso dalla curia un sacerdote, don Carmelo Perrello, parroco della chiesa di San Gregorio di Reggio Calabria (clicca qui per leggere l’articolo). La decisione dell’arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, era arrivata a seguito di una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica. Il decreto di perquisizione notificato al religioso riguardava la detenzione di materiale pedopornografico e rapporti sessuali con minorenni.
Il procedimento a carico del parroco sarebbe scaturito da esposti presentati alla Procura della Repubblica da alcuni fedeli che avevano rilevato comportamenti anomali da parte sua. L’inchiesta, rivelata direttamente dal periodico “Avvenire di Calabria”, edito dalla Curia arcivescovile reggina, è coordinata dal Procuratore della Repubblica aggiunto, Gerardo Dominijanni.

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