Il treno è deragliato questa mattina poco prima delle 10, causando il ferimento di una decina di persone, ma per fortuna non si è registrata nessuna vittima
Poco dopo il deragliamento del treno di questa mattina, avvenuto all’altezza della galleria Santomarco nel tratto Cosenza – Paola, il consigliere provinciale Graziano Di Natale si è recato immediatamente presso la locale stazione ferroviaria per rendersi conto dell’accaduto e seguire da vicino i soccorsi. Insieme a lui, il sindaco di Paola Roberto Perrotta.
«È stata sfiorata la tragedia oggi – ha osservato il consigliere provinciale dalla sua pagina facebook -. Occorre ora chiarire immediatamente le cause dell’accaduto perché episodi del genere non accadano più». E promette di attivarsi personalmente, nelle prossime ore, affinché venga fatta luce sull’intera vicenda.
Fortunatamente, però, a parte qualche ferito, non si è registrata nessuna vittima, merito anche di una macchina organizzativa che ha funzionato nel migliore dei modi. «Devo fare i miei complimenti alle forze dell’ordine intervenute sul posto- ha dichiarato Di Natale – ai carabinieri, alla polizia, ai vigili del fuoco, alla protezione civile e anche ai soccorritori, ma soprattutto alla organizzazione sanitaria generale e quindi ai medici».
La TRAGEDIA SFIORATA – Il treno regionale 3472 era partito alle 9.37 da Cosenza ed era diretto a Paola, ma nella galleria Santomarco si è verificato il deragliamento. In un primo momento si era parlato di un malore del macchinista, risultato tra i tre feriti dell’incidente, ma fonti accreditate hanno riferito che il malore sia stata una conseguenza dell’incidente. Le stesse fonti, riferisce l’Ansa, fanno osservare, infatti, che in caso di malore di un macchinista durante la marcia del treno, i sistemi di sicurezza presenti sulla linea avrebbero automaticamente fermato il regionale.
Successivamente il tratto tra Cosenza e Paola è stato chiuso per consentire l’arrivo dei soccorsi, risultati tempestivi ed efficaci. Il bollettino è di una decina di persone contuse e tre feriti, tra cui, appunto, il macchinista del treno.
