Il consigliere regionale (nella foto) prenderà parte all’evento che si terrà domani nella sede del Municipio di Paola (Cs)
Si terrà martedì 28 novembre, presso il Chiostro di Sant’Agostino a Paola a partire dalle 17.00, un incontro per parlare di donne, di violenza e di come fare fronte a questa piaga. Il primo passo da fare è chiedere aiuto. Riconoscere la violenza in quanto tale e cercare di uscirne.
L’incontro, fortemente voluto e organizzato dall’Associazione Artemisia, retta da Rosangela Cassano (avvocato e Presidente) e Simona Nigro (psicoterapeuta e Vice Presidente), ha registrato il sostegno dell’amministrazione comunale di Paola. Nel dibattito interverrà anche il Consigliere Regionale Orlandino Greco che ha sposato l’iniziativa perché ritiene necessario discutere, parlare e affrontare l’argomento anche dopo il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne.
“Mi sento in dovere – afferma Greco – di dare una risposta concreta e forte su un fenomeno estremamente preoccupante. È importante che la politica si impegni ancora di più su questo tema e la mia presenza servirà proprio a portare in Consiglio Regionale proposte adeguate all’entità di un fenomeno che colpisce sin nell’intimo. Parlarne non basta, è necessario inasprire le pene in rispetto delle vittime e di chi rimane, soprattutto di quei grandi innocenti che sono i figli, inacettabile che da mesi è bloccato in Senato il DDL a favore degli “orfani di femminicidio”.
Dopo i saluti del sindaco, l’avvocato Roberto Perrotta e l’Assessore alle Pari opportunità Marianna Saragò, ci saranno gli interventi della On.le Monica Cirinnà (firmataria della Legge n. 76 del 2016), del Professore Filippo Petruccelli (Direttore Istituto per lo Studio delle Psicoterapie), della Dottoressa Lorita Tinelli (Fondatrice Centro Studi Abusi Psicologici), dell’Avvocato Massimo Florito (Presidente Associazione Cammino) e soprattutto della signora Vera Squatrito (madre di Giordana di Stefano, uccisa con 42 coltellate dal suo compagno).
L’incontro sarà intermezzato dalle coreografie della scuola “progetto Danza” e sarà un’ottima occasione per far conoscere l’Associazione Artemisia, che porta questo nome in onore della pittrice Artemisia Gentileschi, una della prime donne della storia a ribellarsi al suo stupratore, sottoponendosi a un processo che nel 1600 era disonorevole per l’aggredita e non per il suo aggressore, molte è cambiato ma tanto altro va ancora fatto.