Il cedimento si sarebbe verificato nella notte di sabato scorso. A darne notizia questa mattina è stato il quotidiano La Gazzetta del Sud, che è anche autore della foto di copertina
Al di là del fatto in sé, già increscioso, la vicenda risulta ancora più aberrante poiché il tratto di strada che percorre la nuova Strada Statale 106 era stato messo a nuovo appena un mese fa, dopo che le acque delle violenti piogge di inizio autunno erano penetrate pericolosamente nel manto stradale e pertanto, come riporta testualmente GS, erano necessitati di nuovo dei lavori di manutenzione, «volti alla corretta regimentazione delle acque meteoriche».
Per qualche settimana sembrava essere tornato tutto nelle norma e i mezzi di trasporto avevano potuto transitare senza problemi sull’asfalto ripristinato, ma poi la corsia di decelerazione dell’uscita di Borgia nord si è “arresa” all’usura ed ha ceduto definitivamente dopo che negli ultimi sette giorni, e cioè a sole tre settimane dalle fine dei lavori, un vistoso abbassamento del manto stradale aveva fatto temere il peggio.
E così, mentre i politici stappano le bottiglie di champagne facendo credere ai cittadini di aver inaugurato nuovi chilometri di strade percorribili e una nuova era per la viabilità di Calabria e calabresi, le strade già esistenti continuano a franare e sbriciolarsi come pasta frolla, sebbene, come in questo caso, la carreggiata sia a tutti gli effetti di nuova costruzione, essendo stata inaugurata solo sei anni fa.
Ma il destino di quel tratto, evidentemente, era già segnato inevitabilmente fin da principio, in quanto sin da subito ha cominciato a mostrare segni di cedimento, costringendo più volte gli automobilisti a subire dei disagi barcamenandosi tra brusche interruzioni e svariati cantieri, soprattutto dopo i rovesci abbondanti che puntualmente fanno riemerge il problema.
Quello di due giorni fa, è solo l’ultimo episodio di una serie infinita.