È l’ennesimo coraggioso affronto alle istituzioni
«È riuscita a bloccare il trasferimento della sede provinciale di Cosenza della Protezione Civile regionale dalla attuale sede di Via degli Stadi all’edificio di Vaglio Lise, dove avevano già trovato ospitalità vari dipartimenti regionali». Comincia così l’ennesima denuncia del capo della Protezione Civile, Carlo Tansi, da tempo in guerra contro le istituzioni a suo dire corrotte o incapaci.
Così, dopo aver stracciato la tessera di geologo (clicca qui per leggere l’articolo) e aver minacciato lo sciopero della fame (clicca qui per leggere l’articolo) Tansi torna all’attacco e mette nero su bianco cosa sarebbe successo in queste ore.
«A livello logistico Vaglio Lise sarebbe stato un sito ottimale per l’efficacia strategica della protezione civile in una provincia ad altissimo rischio sismico. Avremmo avuto a disposizione un’ampia area adiacente messa gratuitamente a disposizione da Trenitalia per portare a Cosenza mezzi e attrezzature fondamentali a fini di protezione civile (autobotti, torrifaro, tende, gruppi elettrogeni, ecc.) che in ogni emergenza nel cosentino devono giungere da Catanzaro con assurdo spreco di denaro pubblico (per il carburante necessario per mobilizzare enormi mezzi e per le ore di straordinario in più per il personale) e per il conseguente notevole ritardo sui tempi di intervento, che in molti casi risultano vitali per salvare vite umane. E invece no!
Di tutto ciò ringrazio i signori burocrati, con i quali da più di un anno ho avviato una corposissima quanto inutile corrispondenza formale che esibirò a tempo debito. Bravi bravissimi!
Ma dato che la protezione civile è soprattutto RESILIENZA (“capacità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata”), abbiamo già risolto il problema: ci riorganizzeremo al meglio nella attuale sede e costruiremo una sede ancora più organizzata di come sarebbe stata Vaglio Lise! … peccato solo che abbiamo perso inutilmente più di un anno in cui avremmo potuto meglio organizzarci per ottimizzare i tempi di intervento magari – tra varie cose – anche per alleviare la sete di certi comuni del Cosentino interessati dalla rottura delle condotte idriche ….(*)
(*) Ai sensi dell’art.10 comma 3 del Nuovo “Codice di Comportamento per il Personale” che disciplina il comportamento dei dirigenti regionali sui social network (art. 54, comma 5, d.lgs. 165/2001 e pubblicato sul BURC del 18.05.2015) modificato dalla Giunta Regionale in data 23 ottobre 2017 si precisa che “LE MIE DICHIARAZIONI SONO RESE A TITOLO PERSONALE E NON IMPEGNANO L’AMMINISTRAZIONE”».