Praia a Mare, l'autentica lezione di tolleranza di Maurizio Alfano

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Praia a Mare, l'autentica lezione di tolleranza di Maurizio Alfano

Un pomeriggio all’insegna dell’integrazione e della cultura quello al museo comunale di Praia a Mare, ieri è andata in scena una presentazione sui generis, dalle tematiche attuali ma onnipresenti nel tempo.
L’accoglienza dei rifugiati, ma non solo rifugiati politici o migranti che fuggono dalle guerre, bensì migranti climatici, gente che scappa via da territori oramai sterili e che non possono far fronte alla richiesta minima per soddisfare i bisogni di chi la calca.
L’ultima opera del professor Maurizio Alfano dal  titolo “Il razzismo non è una favola” è uno scritto per ragazzi dai nove ai novant’anni, una trasposizione in chiave culinaria del più celebre dei romanzi del Manzoni che ci mette dinanzi a problematiche presenti dall’alba dei tristi tempi, problematiche di  Integrazione e di razzismo più o meno consapevole, il nostro radicato eurocentrismo ed il nostro modo malato di fare accoglienza.
Il professor Alfano si è dimostrato sensibile e molto preparato pur non disdegnando una posizione politica evidentemente di sinistra si è rivelato aperto alle problematiche inevitabili che accompagnano l’accoglienza a 360 gradi come lui la intende.
La presentazione è stata introdotta dall’assessore e docente Anna Maiorana e poi sapientemente moderata dalla giornalista Tania Paolino.
Al centro del dibattito l’aspetto più umano di un’accoglienza, la nostra, fatta da uno stato di polizia, all’insegna del controllo nella peggiore delle sue accezioni, senza tener conto che chi viene accolto non è un numero ma una persona con alle spalle mesi se non anni di indicibili soprusi e sofferenze.
Donne vendute, uomini e bambini tenuti come bestie destinate al macello, situazioni oltre il limite del sopportabile che raramente vengono inserite nell’equazione migrante climatico sta al bisogno come Europa sta ad accoglienza, chi più ha più dovrebbe dare.
Invece la paura infondata di perdere benessere e di perdere potere ci spinge a negare un aiuto che è serenamente alla nostra portata.
Il libro si adorna di illustrazioni d’autore che lo rendono fruibile anche dai più piccini, con i  suoi contenuti per ragazzi grandi e già malati di razzismo, perché razzista si diventa non si nasce.
di Albino Console
Albino Console, 37 anni, si è diplomato al liceo classico Aldo Moro di Praia a Mare e si è laureato in Infermieristica ed Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializzandosi in seguito in rianimazione cardio polmonare d’urgenza e maxi emergenze. Dopo aver lavorato presso un ospedale d’eccellenza del sud Italia e privatamente sull’alto Tirreno cosentino, si dedica all’attività di blogger per la testata giornalistica on line La lince – La penne nella piaga, con maggiore riguardo per gli argomenti che riguardano la sanità del suo territorio. Da qualche tempo ha intrapreso il percorso che lo porterà a diventare un giornalista pubblicista e a breve pubblicherà il suo primo romanzo.  

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