2018 anno di grandi terremoti? La previsione degli eventi sismici, si sa, è un campo minato, ma un nuovo studio potrebbe portare ad una svolta e sembrerebbe proprio che dal prossimo anno ci si debba aspettare un incremento sismico. Nei giorni scorsi, durante l’annuale incontro della Geological Society of America tenutosi a Seattle, due geofisici hanno dimostrato che esiste una correlazione tra i rallentamenti della rotazione terrestre e il numero dei grandi eventi sismici. Si tratta di rallentamenti impercettibili che non hanno alcuna ricaduta sulla nostra quotidianità ma che, secondo quanto emerso dallo studio, potrebbero rivelarsi decisivi nell’influenzare la tempistica dei terremoti e quindi anche nel prevederli.
Nel corso degli ultimi 100 anni, i rallentamenti della Terra sono sorprendentemente coincisi con periodi che hanno visto un aumento globale del numero dei terremoti di magnitudo 7 o più intensi. Un fenomeno che porta ad un aumento da 2 a 5 terremoti rispetto alla media e che precede di 5/6 anni l’incremento sismico. Già in un lavoro pubblicato qualche mese fa, gli studiosi avevano dimostrato come i più violenti terremoti sembrino raggrupparsi nel tempo con un intervallo di 32 anni. Quando sarà quindi il prossimo grande terremoto? Secondo quanto riporta sciencemag.org, James Dolan, geologo presso l’Università della California del Sud a Los Angeles, sostiene che se l’ipotesi è corretta, il prossimo grande evento si avrà presto, perché da 4 anni a questa parte la Terra ha iniziato un rallentamento periodico della sua rotazione. A partire dall’anno prossimo il nostro pianeta potrebbe subire 5 grandi terremoti in più rispetto alla media annuale di 18 terremoti”.