Altro che efficienze, emergenze e urgenze, al “nuovo ospedale” di Praia a Mare non hanno nemmeno una cannula per risolvere un problema di salute certamente fastidioso ma di lieve entità come quello della stitichezza cronica. Almeno è quello che sostiene una cittadina, che non si nasconde e denuncia il fatto sul web mettendoci la faccia: «Se può interessare… una signora ha dovuto comprare un presidio sanitario in farmacia e portarlo al Pronto Soccorso che ne era sprovvisto! (cannula lunga per intervenire su una stipsi)».
Il commento è apparso nei commenti di un articolo relativo alla visita di questa mattina da parte di alcuni attivisti presso il nosocomio della città dell’isola Dino (clicca qui per leggere l’articolo).
La polemica nasce dal fatto che la recente riapertura dell’ospedale è stata accompagnata sin da subito da dubbi, sospetti e veleni, poiché a fronte di eclatanti proclami, nella realtà l’ospedale è solo una scritta su una insegna nuova fiammante. Ma non esisterebbe né nei fatti, né sulla carte.
A tal proposito, è doveroso ricordare ai cittadini che in attesa di vedere attivata seriamente la rete emergenza/urgenza, per il momento bisogna segnalare anche il mancato funzionamento dell’apparecchio diagnostico di Risonanza Magnetica. Lo strumento di ultima generazione era arrivato all’allora casa della salute dopo cinque anni di ritardo e infinite controversie burocratiche nella scorsa primavera con la promessa (sempre da parte della politica!) di essere messa in funzione nel giro di poche settimane, ancor prima dell’inizio della stagione estiva. Ed invece, ad autunno inoltrato e lavori ultimati, ancora della Messa in funzione della Risonanza Magnetica, neanche l’ombra.
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