Congresso provinciale Pd Cosenza, Aria Nuova: «Celebrata giornata più brutta degli ultimi tempi»

0
Congresso provinciale Pd Cosenza, Aria Nuova: «Celebrata giornata più brutta degli ultimi tempi»

Matteo Renzi qualche difettuccio ce l’ha, Luigi Guglielmelli no. E se, per assurdo, il partito nazionale avrebbe qualcosa da migliorarsi, quello locale, sponsorizzato da Enza Bruno Bossio e Ernesto Magorno, è un modello di buona politica. Potrebbe riassumersi così la mattinata vissuta al Cinema Italia di Cosenza, nel corso del primo congresso provinciale del Partito Democratico dopo la rielezione del segretario provinciale uscente, che va a confermare, nel caso ce ne fosse bisogno, la visione ottimista di una realtà politica che invece sta via via sgretolandosi irrimediabilmente.
A smentire infatti i soliti proclami autoincensati della triade Bruno Bossio-Magorno-Guglielmelli, ci sono principalmente tre fattori: l’assenza, ennesima e pesantissima, del consigliere regionale Giuseppe Aieta, sempre più lontano dai colleghi di partito, quella del presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci, in rotta di collisione con l’ex amico e braccio destro Mario Oliverio, e le dichiarazioni dei componenti di Aria Nuova, l’area intera tenuta a battesimo dal consigliere provinciale Graziano Di Natale.
«La tanto reclamata unità – si legge in un comunicato- si è infranta sul muro di gomma costruito ad arte da chi crede di poter gestire il partito come si gestisce casa propria. Oggi si è celebrata la giornata più brutta dell’ultimo periodo».
Un partito, quello del Pd, che nella circoscrizione dell’area cosentina verrebbe gestito come le regole di una partita a carte giocata sul divano di casa propria: «Non si è data la possibilità a nessun delegato all’assemblea, iscritto dall’inizio dei lavori – continua il coordinamento- di poter esprimere il proprio pensiero quasi a voler tenere basso il dibattito ma soprattutto le diversità di vedute su come viene gestito il partito democratico in provincia di Cosenza».
Per questo motivo a un certo punto del congresso, e dopo un breve discorso concesso ad Angela Donato, in sala si sono respirati attimi di tensione, tanto che si è presa la decisione di rimandare la discussione. «Il rinvio ad altra data è sinonimo della paura di affrontare il dibattito ma soprattutto è un metodo vecchio che non siamo più disposti ad accettare – dichiarano i supporters di Di Natale -. Nei prossimi giorni promuoveremo una iniziativa capace di far emergere le grandi contraddizioni che ci sono e il metodo usato per l’elezione del segretario provinciale».
Sulla vicenda graverebbero anche i cambi di bandiera compiuti (sottobanco) in vista delle prossime elezioni politiche previste in primavera, che costringono a repentine decisioni per individuare il carro che conduca sulla via della vittoria. Soprattutto dopo che la sosta renziana a Paola, in casa di Di Natale, ha mandato in crisi le vecchie glorie del partito. E così Aria Nuova non demorde: «Il nostro movimento incardina esattamente il pensiero di Matteo Renzi il quale più volte ha richiamato la necessità di rinnovare i modi e i metodi della politica. Noi siamo appunto impegnati a portare avanti la direttrice del nostro Segretario nazionale».

Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato