COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL PORTO, LA NOSTRA POSIZIONE, COSTRUTTIVA E COLLABORATIVA, MA PERENTORIA…
Il 19 Ottobre Ottobre scorso in Consiglio Comunale è stata costituita una Commissione d’inchiesta sulla questione-porto, riteniamo sia doveroso ed opportuno precisare alcune cose e ribadirne altre.
- Abbiamo richiesto noi che fosse una Commissione d’inchiesta con una durata definita (30 giorni), come peraltro stabilito dall’art.56 del vigente Regolamento per la convocazione, le adunanze e il funzionamento del Consiglio Comunale, e non una Commissione Permanente senza obiettivi né scadenze perché tempo ne abbiamo perso già troppo. Il predetto Regolamento stabilisce inoltre che la Commissione d’inchiesta sia composta da 5 membri, di cui tre della maggioranza e due dell’opposizione, ma se l’Amministrazione Comunale ha deciso di rinunciare alla presenza di altri due membri questo attiene a decisioni interne alla stessa Amministrazione.
- Abbiamo precisato, nel corso della seduta del 19 Ottobre scorso e prima di aderire, che il nostro Capogruppo Consiliare Antonio Cauteruccioparteciperà ai lavori della Commissione d’inchiesta solo dopo aver acquisito tutti gli atti che riguardano il porto, l’area del porto, i locali e il waterfront dal 1999 ad oggi. Ci sia concesso, noi in Consiglio ci siamo solo da 3 anni e mezzo e ci manca qualche passaggio rispetto a chi siede tra quei banchi da vent’anni o più.
- Non faremo sconti a nessuno, soprattutto e prima di tutto ai politici locali che ci hanno trascinato in questa situazione nel 1999 regalando l’attuazione del progetto alla Regione Calabria, delegando più recentemente alla Regione Calabria l’appalto dei lavori a terra ed a quelli che in questi anni ci hanno logorato e stufato con annunci, conferenze stampa e improbabili delibere.
- E’ evidente, e qui riprendo le parole di Antonio Cauteruccio, che se alla scadenza del contratto integrativo (Agosto 2018) non avremo un porto bisognerà azzerare tutto o quantomeno provare ad azzerare tutto per andare avanti e non fermarci più.
- Il nostro dovere è quello di trovare nuove soluzioni ma anche di attribuire delle responsabilità, perché in questi anni non tutti hanno ricoperto la carica di Sindaco, non tutti hanno ricoperto la carica di Assessore ai Lavori Pubblici, non tutti hanno le stesse responsabilità anche se si vorrebbe far credere spesso il contrario.
Concludo le parole del Presidente del Movimento Culturale “Per una Diamante migliore” Vincenzo Leporini “La nostra generazione non aveva l’età per partecipare quando abbiamo perso l’opportunità del porto canale, la nostra generazione non aveva l’età per partecipare alle discussioni che hanno preceduto l’attuale appalto risalente al 1999, la nostra generazione e Diamante non hanno bisogno adesso di altre divisioni, di altre polemiche e di beghe personali sul porto o la storia ci condannerà ancora. Il porto serve a tutti e tutti vogliamo una cosa sola, la realizzazione del porto, perché non c’eravamo nel 1987 e non c’eravamo nel 1999 ma adesso ci siamo e non consentiremo a nessuno di farci perdere altre opportunità, per la nostra generazione e per tutta la popolazione!”
Francesca Amoroso – Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”