Rosa e Samantha, a cui vanno i nostri più sinceri auguri, non sono la prima coppia di donne che si unisce civilmente in Calabria, tanto meno in provincia di Cosenza, nel loro caso a Rossano. Ma i giornali che ieri hanno diffuso la notizia, per questione di civiltà innanzitutto, non volevano affatto prendervi in giro né volevano fare sensazionalismo.
Rosa e Samantha, infatti, sono la terza coppia lesbo a unirsi davanti a un pubblico ufficiale ma certamente la prima che ha reso pubblico l’evento dopo quello di Reggio Calabria nell’ottobre 2016.
E non una novità neppure per Cosenza. La prima coppia della provincia ha detto “sì” alla fine settembre, in un altra cittadina della provincia bruzia, ma ha chiesto ad amministrazione comunale ed invitati di mantenere il più stretto riserbo sulla vicenda. Non per arretratezza, per le possibili polemiche o per qualcosa che abbia a che fare con la mentalità ottusa, semplicemente le due donne, entrambe sulla trentina, hanno voluto vivere il loro momento nella massima intimità famigliare, circondate dall’affetto delle persone più care. Niente segreti, dunque, solo la scelta di tenere lontano cronisti e telecamere ed evitare di alimentare la curiosità che solitamente accompagna queste notizie.
La cerimonia è stata sobria ma curata nei dettagli. Entrambe vestite di bianco e con la voce strozzata dall’emozione, si sono giurate amore eterno come tutti i loro coetanei che credono ancora nell’istituzione del matrimonio. Pardon, dell’unione civile. Come una coppia che sa che sta facendo una cosa del tutto normale, che non ha bisogno di alcun giornale.
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