(Nella foto, Angela Donato e Graziano Di Natale)
Mettiamo le cose in chiaro: le elezioni per il rinnovo della segreteria provinciale di Cosenza le ha vinte Luigi Guglielmelli, senza se e senza ma, in una competizione in cui la sua vittoria non è mai stata messa in discussione. Ma la “formichina” Angela Donato, espressione del neonato movimento politico facente capa a Graziano Di Natale, ne esce comunque a testa alta con un 8%, su cui nessuno, nemmeno il più ottimista, avrebbe scommesso un centesimo quando ha deciso di concorrere.
I motivi erano principalmente due: Luigi Guglielmelli era il segretario uscente, sorretto e supportato dai big del Partito Democratico, ultimamente in rotta di collisione con il consigliere provinciale Di Natale, che in tutta risposta rimane nel partito e anzi genera una costola, chiamata Aria Nuova, con la quale prende le distanze da certi atteggiamenti dei compagni e chiede a gran voce uno svecchiamento del Pd calabrese.
Qualcuno mormora, altri ridono sotto i baffi, tanto, pensano, da solo e senza “potentato” alle spalle non andrà da nessuna parte. E invece «chi credeva che avremmo raccolto lo “0,” e’ stato smentito dalla nostra presenza sul territorio». Un 8%, insomma, che ha il suono di un campanellino di allarme.
«Aria Nuova nel PD ha iniziato a muovere i suoi passi da pochissimo tempo ed è riuscita in un’impresa inimmaginabile – siega il coordnamento di Aria Nuova- . In solitudine è andata avanti affrontando con lealtà e trasparenza il candidato Luigi Guglielmelli. A lui vanno i nostri auguri di buon lavoro ma non possiamo sottacere la considerazione secondo la quale il Partito Democratico a Cosenza e in Provincia deve essere rivoltato come un calzino. Questa esperienza ha rappresentato il momento di avvio di una nuova fase per i democratici cosentini. La scelta di andare avanti senza sottoscrivere accordi prima del congresso evidenzia la linea che intendiamo portare avanti che ha come base principale il rinnovamento della classe politica che negli ultimi anni gestisce la Federazione di Cosenza. Il nostro pensiero e la nostra linea sono in perfetta sintonia con quanto sostiene il nostro segretario nazionale Matteo Renzi».
Toni pacati, quelli oggi, che non corrispondono al clima respirato durante la competizione, così come i numeri sembrerebbero non rispecchiare la reale identità del Partito Democratico. «Su 11333 iscritti, 3466 pari al 30% non hanno partecipato al voto -continua la nota-. A questi vanno aggiunte le schede bianche pari a 285, sintomo evidente che il partito ha celebrato un congresso autoreferenziale in contrasto con il reale sentimento della base.
Senza polemica ma facciamo notare quanto è accaduto in questo congresso e, nello specifico, tutte le volte che i nostri rappresentanti hanno presidiato i seggi non si è raggiunto oltre il 10% degli aventi diritto al voto. Al circolo di Cosenza 3 su 340 iscritti hanno votato solo 60 persone. A Corigliano su circa 300 iscritti hanno votato 57 persone. A Rossano su 225 iscritti hanno votato 51 persone. A Parenti su 100 iscritti hanno votato 7 persone. A Luzzi su circa 240 iscritti, 103 sono state le schede bianche e 78 i votanti. I dati sopra evidenziati non crediamo siano frutto di un caso ma cristallizzano come è stato gestito fino ad oggi il Partito Democratico».
Ma al di là della matematica che ha dato ragione agli avversari, i componenti di Aria Nuova sono tutt’altro che rattristati o demotivati: «Siamo orgogliosi del lavoro fatto fino ad oggi che non si fermerà ma andrà avanti con il coinvolgimento di quanti credono che sia possibile cambiare».