(La foto è stata pubblicata sul web e ci è stata segnalata da un lettore)
L’esperienza ci ha insegnato che quando la gente legge notizie che non vuole leggere, tende a sostenere che siano palesemente false. Non è quello che ci preoccupa, piuttosto ci teniamo a non rovinare un momento storico per la città di Praia a Mare che, comunque vadano le cose, è strameritato. Da tutti quelli che non hanno mai mollato, da tutti quelli che ci hanno creduto e da tutti quelli, come nel caso dei sindaci Lamboglia, Lomonaco e Praticò, che oggettivamente hanno condotto una battaglia esemplare intrisa di impegno, caparbietà e buona volontà.
Ragion per cui oggi non vi ricorderemo che l’ospedale di Praia a Mare esiste ancora sulle solo carte e che se vi rendete conto che voi o uno dei vostri cari accusa un malore da codice rosso deve comunque intraprendere il viaggio della speranza verso altri nosocomi. Non vi diremo che il suo destino dipende dal commissario Scura e che Scura non vuole riaprirlo. Non vi diremo neppure che l’ospedale di Praia a Mare potrebbe essere oggetto di ricatto alle prossime elezioni politiche.
Oggi vi diremo soltanto che i grandi cambiamenti cominciano dai piccoli passi e che se qualcuno ritiene che il primo passo da fare sia sostituire l’indegna, che ben venga. Insegna certamente fuorviante al momento, ma sui documenti è scritto così. Ovvero, su alcuni, quelli di Sciabica, su quelli di Scura invece neanche l’ombra dell’ospedale. Ma se questa battaglia durata 7 lunghi anni ci ha insegnato qualcosa, è certamente che non bisogna perdere mai la speranza.
Che questa insegna duri per sempre. E non solo un paio d’anni o tre.
Bentornato caro, vecchio ospedale.