Se si ha la pazienza di attendere e di cercare, prima o poi gli Atti devono essere pubblicati, anche se forse nemmeno un atto di sindacato ispettivo di un Consigliere Comunale dimostrerà mai se tutti sono stati pubblicati ed al completo, ma in questo caso pare di sì.
Sul sito ufficiale del Comune di Diamante campeggia un avviso del Responsabile del Settore Welfare, nonché Segretario Comunale, dott. Nicola Falcone, curatore del Bando Servizio Civile Nazionale, mediante il quale (vedi immagine sotto) informa di un errore nella pubblicazione del bando da parte dell’addetto, ovviamente. Tale disguido impedisce la riapertura dei termini per la pubblicazione delle domande e che la convocazione per i colloqui non avrà luogo. A quanto pare di capire, quindi, il bando e con esso la possibilità di portare a casa un modesto guadagno per sei giovani è saltata. Non è la prima a quanto pare che gli uffici non rispettino date e procedure, in passato andarono perduti contributi affitti e di recente, pare anche dei finanziamenti.
Degli atti amministrativi, mediamente con un paio di settimane di ritardo dalla loro adozione, compaiono sull’albo on-line del Comune. Indipendentemente da come finirà la vicenda riteniamo opportuno riepilogare i fatti apparsi più chiari spulciando gli atti.
Nel primo articolo sul Bando del Servizio Civile Nazionale (clicca qui per leggerlo) avevamo pubblicato un atto datato 21 settembre a firma del Responsabile del Settore Welfare, mediante il quale s’informava che entro la data del 9 ottobre sarebbero stati pubblicati data del colloqui e nominativi degli ammessi.
Ebbene ora scopriamo che esattamente il giorno prima il funzionario (rilevato che ai sensi dell’art. 15 D.Lgs. 6 marzo 2017, n. 40, la selezione, o meglio, la verifica della sussistenza dei requisiti, andava fatta da una commissione) procedeva alla revoca della convocazione inizialmente fissata per il 28 settembre.
Nello stesso atto apprendiamo che la Commissione nominata avrebbe dovuto scegliere 6 volontari fra i 9 che avevano fatto domanda, a meno che non fosse stata accolta la richiesta del Gruppo Consiliare rappresentato in Consiglio dai Consiglieri Cauteruccio e Amoroso di cui abbiamo dato notizia qui.
La data indicata dal dott. Falcone non era stata dunque rispettata ed essendo la data della richiesta della minoranza successiva al termine che il funzionario si era dato, almeno a giudicare da quando la Consigliera Amoroso ha dato comunicazione sui social della richiesta del suo Gruppo lo scorso 12 ottobre, ci doveva essere qualcosa che non quadrava o quantomeno non era stato pubblicato sul sito dell’Ente, nei termini annunciati, il nuovo avviso di convocazione.
Se non avessimo dato pubblicità alla presunta “parentopoli” e non fosse stata prodotta istanza di sindacato ispettivo dalla minoranza, con buona probabilità, i sei convocati sarebbero stati giudicati idonei. Nulla contro di loro, ovviamente, continuiamo semplicemente a svolgere il compito di vigilanza che ci siamo affidati, oltre a quello di sprone verso chi dovrebbe svolgere altrettanto diligentemente il proprio compito di baluardo di legalità all’interno ed all’esterno dei Consigli Comunali.
di N. Z.