(Fonte foto: Strill)
Chi c’era a bordo del volo Blu Panorama Airlines BV2119 delle h. 16,45 partito con anticipo dall’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria e diretto a Roma Fiumicino lo scorso 10 ottobre?. Se lo chiede il quotidiano on line Strill.it a cui un affezionato lettore ha inviato una lettera, pubblicata lo scorso 12 ottobre (clicca qui per leggerla su Strill), dal contenuto decisamente singolare.
Secondo quanto riporta il lettore del giornale telematico fondato nel 2006 da Raffaele Mortelliti e Giusva Branca, lo scorso 10 ottobre a suo figlio sarebbe stato impedito l’imbarco, benché giunto in orario per il check-in, per l’anticipata e immotivata chiusura dello stesso, mentre qualche minuto più tardi una distinta signora viene fatta accomodare tranquillamente. In conclusione: l’aereo parte con 9 minuti di anticipo. Che di questi tempi è già di per sé uno scoop.
Di conseguenza abbiamo deciso di riprendere la notizia e diffonderla per dare più forza al racconto dell’ignoto lettore e unirci al lavoro dei colleghi reggini.
Ecco il testo integrale della lettera.
“Ebbene sì : quale grande e frettoloso personaggio viaggiava a bordo del volo Blu Panorama Airlines BV2119 diretto a Roma Fiumicino (che doveva essere) delle h. 16,45 e partito con anticipo dal Tito Minniti lo scorso 10 ottobre ?
E’ questo l’interrogativo che mi sono posto, nella mia qualità di comune mortale – abituale pendolare sulla tratta Reggio-Roma – al cui figlio il 10 ottobre scorso è stato rifiutato l’imbarco sull’aereo – stesso volo Blu Panorama Airlines BV2119 delle h. 16,45 – per anticipata chiusura del check in.
Il fatto : martedì 10 ottobre accompagno mio figlio, che arriva allo sportello entro la tempistica prevista per la partenza delle 16,45, come d’abitudine, in possesso di prenotazione Q4475B, per effettuare il check-in : gli viene negato l’imbarco perché – gli si dice – il check-in è stato chiuso. Ovviamente fa notare che l’orario consente – more solito – di effettuare il check-in : la risposta è un continuo e perentorio “niet”, accompagnato dalla cantilenata “il check-in è stato chiuso”. Nessuna spiegazione dell’anticipo della chiusura, nemmeno comunicata per tempo ai passeggeri.
La situazione, da incresciosa diventa inaudita, quando, sotto i miei occhi, viene fatta passare una frettolosa signora, che sopraggiunge dopo. A nulla valgono i miei reclami: qualcuno giustifica il transito inventandosi che la signora andava a Torino : ma il volo per Torino era il BV2123 delle 16,40 ! Quindi partiva ancora prima del volo per Roma! Di fronte a noi, e di fronte ai presenti, un inqualificabile, indecente! muro di gomma.
Nel frattempo, l’aereo parte: in anticipo di 9 minuti, ore 16.36, rispetto all’orario ufficiale, ore 16.45. L’aereo arriverà a Roma in anticipo di ben venticinque minuti : alle ore 17,35 invece che alle ore 18.00.
Da cittadino passeggero common people, mi chiedo: sarà che qualche importante personaggio – tutt’altro che common people … – aveva fretta di partire e di arrivare a Roma …? E sarà per questo motivo che l’orario di partenza del volo è stato – abusivamente! – spostato con relativo anticipo – abusivo!- della chiusura del chek-in, impedendo – illegittimamente!- l’imbarco all’abituale pendolare common people, e consentendo – a chi !?- di arrivare a Roma ben venticinque minuti prima dell’ufficiale orario di arrivo dell’aereo …?
E mi chiedo, ancora: tutto ciò, è ammissibile in uno Stato di Diritto? Ne dubito. E tanto.
Sull’accaduto ho fatto le mie rimostranze sia alla compagnia aerea, sia all’ENAC – l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia, che ha aderito alla “Carta del Passeggero” per la tutela dei diritti (!?) di chi viaggia in aereo – Ma le mie richieste di chiarimenti sono state del tutto eluse dalla compagnia aerea, e ignorate dall’ENAC: la compagnia aerea mi ha inviato una mail precompilata in cui c’era scritto che la mia presentazione al check-in sarebbe avvenuta oltre la tempistica (sic!), ma ha disinvoltamente taciuto sull’anticipo della chiusura del check-in e della partenza dell’aereo; dal canto suo, l’ENAC – l’Ente che ha aderito alla “Carta del Passeggero”…. (sic! ) – non ha nemmeno risposto, né alla mail, né al n. verde 800898121, e tanto meno al n. 06-44596373/372 del Servizio Clienti di Roma.
Ciò constatato, ho ritenuto di dare visibilità di stampa a questo incredibile episodio. E mi chiedo: è possibile che in Calabria le regole possano essere calpestate in modo così disinvolto, e che ci siano cittadini considerati di serie A e cittadini considerati di serie B, a seconda se occupino, o no, una Poltrona ? E mi torna in mente, con amarezza mista a indignazione, visto che ho i capelli bianchi, il “lei non sa chi sono io!” usato dai viaggiatori di prima classe nei treni degli anni ’50 quale strumento di discriminazione sociale, e una frase del Marchese del Grillo : “ io sò io, e voi nun siete un c…o”…”.