(Fonte foto: Il Primato Nazionale)
Nei giorni scorsi la Prefettura ha emesso due interdittive antimafia a scopo precauzionale nei confronti di altrettante cooperative dedite all’accoglienza, la Cooperativa sociale Monteleone Servizi e la Monteleone Protezione Civile. Ne dà notizia il sito Zoom24, in un articolo a firma di Mimmo Famularo.
Le due cooperative, tra le più importanti del Vibonese, sono state entrambe fondate dall’avvocato ed ex consigliere comunale in quota Partito Democratico, Marco Talarico, il quale avrebbe annunciato ricorso al Tar per contestare la decisione.
Secondo quanto riferisce il cronista, il provvedimento del Prefetto «prescinde comunque dall’accertamento di singole responsabilità penali nei confronti di soggetti che hanno rapporti con la pubblica amministrazione fondandosi sugli accertamenti compiuti dai differenti organi di polizia. Alla base del provvedimento, firmato dal prefetto Guido Longo – scrive ancora il sito Zoom 24 -, una serie di informative di polizia relative a rapporti commerciali con società e fornitori “controindicati” e alcune frequentazioni dei titolari delle cooperative con persone ritenute “a rischio”».
In provincia di Vibo Valentia i maggiori centri di accoglienza sono due, di cui il più grande è a Briatico, e offrono oltre 600 posti. Il proprietario degli strutture alberghiere che ospitano gli immigrati sarebbe un imprenditore reggino, Costantino Trimboli, di cui Famularo scrive: «Recentemente ha acquistato all’asta il 501 Hotel con la società F94 di cui è rappresentante legale il figlio, Francesco. A curare gli aspetti legali nella “scalata” alla più prestigiosa struttura alberghiera vibonese è stato proprio l’avvocato Marco Talarico, le cui due associazioni da lui fondate sono ora nell’occhio del ciclone, monitorate dall’antimafia».
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