(Fonte foto: dal web)
Ancora una volta la città di Cosenza si trova suo malgrado al centro della bufera per un altro, ennesimo presunto scandalo che evidenzia quella brutta consuetudine che inquina da sempre le istituzioni: la sopraffazione.
Protagonisti di questa singolare vicenda portata alla luce dalla Cgil Calabria sono principalmente due, la docente Tiziana Piro e il provveditore Luciano Greco. La prima è una insegnate cosentina da tempo trasferitasi in Piemonte per via delle disposizioni che regolano oggi il mondo della scuola italiana, il secondo è reggente dell’ufficio scolastico provinciale di Cosenza.
Il loro destino si intreccia quando la donna, dopo aver bussato alle porte del tribunale per chiedere di tornare a insegnare nella sua città, certa di averne titolo, presenta in data 18 agosto la richiesta di transizione, che l’uomo l’accoglie qualche giorno dopo senza neanche attendere il verdetto del giudice. Mentre quelli già emessi, di docenti che ne hanno pieno titolo, rimangono inevasi. Sentenze già scritte e finora mai rispettate. Altro piccolo particolare. Secondo la denuncia del sindacato, la donna sarebbe «stata utilizzata presso l’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza sino al 31 agosto 2017, in modo inopportuno e con incompatibilità certa, ha collaborato alla valutazione delle domande di assegnazione e utilizzazione del II grado. In definitiva, ha valutato, improvvidamente anche la sua stessa domanda di utilizzazione e assegnazione». Risultando nella vicenda sia come controllore che controllata.
Il segretario generale del sindacato Flc Cgil di Cosenza, Giuseppe Assalone, nella missiva inviata direttamente all’indirizzo del provveditore Luciano Greco, aggiunge: “Ogni disparità di trattamento ad un docente rispetto ad altri non può essere condivisa. L’imparzialità, la trasparenza, sono cardini della Pubblica amministrazione che garantiscono la tutela degli interessi di tutti i docenti – conclude la nota -. Molti sono i docenti in attesa dell’esito di giudizi per essere trasferiti e collocati nelle graduatorie come quelle pubblicate il 25 agosto e rientrare, anche in esubero, nella propria provincia. A tutela degli interessi di tutti i docenti si richiede il titolo e le modalità impiegate per il trasferimento della docente proveniente da altra regione”.
Ed ora si attendono le reazioni.