(Rita Bellanza durante un momento dell’esibizione. Fonte foto: dal web)
L’Huffinghton Post titola: «Se non vi commuovete ascoltando Rita Bellanza cantare “Sally” a XFactor11, siete gli unici». Ma sul web, da La repubblica in poi, è tutto un susseguirsi di elogi alla cantante, appena 20enne, che ieri sera durante le selezioni dell’undicesima edizione di X-Factor ha letteralmente stregato i presenti in studio, tutti rigorosamente con le lacrime agli occhi. Persino quelli della dissacrante Mara Maionchi.
Ma chi è questa ragazzina esile, con l’aria da donna e una voce disarmante? Si chiama Rita Bellanza e le sue origini rimandano a Cetraro, gioiello della costa tirrenica cosentina, e pare che fino a un certo punto la sua vita sia stata proprio come quella della protagonista della canzone che le ha consentito di passare il turno, con l’approvazione di tutti e quattro i giudici. Di Sally, intramontabile successo di Vasco Rossi, il portale Wikipedia scrive: “Il testo parla di una donna che ripensa alla sua vita, alle sue scelte sbagliate, agli errori che ha commesso, al dolore che ha subito per colpa di altri. Nella parte finale però la ragazza riesce a trovare dentro di sé la forza per andare avanti”.
Stando a quando trapelato nelle ultime ore dai media locali, Rita è andata via di casa dopo il “tradimento” del padre, e si è trasferita in una comunità Arcobaleno, finendo in affido a due famiglie, prima di sistemarsi definitivamente presso una terza, a Riva di Solto, provincia di Bergamo, che le ha finalmente ridato serenità.
Ma Cetraro non può averla dimenticata. E’ il posto dove ha vissuto per molto tempo quando era ancora bambina e dove tutt’ora vive la nonna materna, che porta il suo stesso nome. Per questo, ieri sera, la città di Angelo Aita si è sentita in qualche modo coinvolta dall’esibizione e ha avuto un sussulto di orgoglio.
Tutto sommato, la splendida donna che è oggi è la stessa bambina che scorrazzava per le viuzze del paesello, allegra e spensierata, quando ancora la vita non era stata troppo crudele. Tanto che molti cetraresi quei sorrisi non li hanno mai dimenticati.