Riceviamo e pubblichiamo
Solo in provincia di Catanzaro gli utenti avranno costi per 250mila euro, proposto l’invio esclusivamente a coloro che ne facciano richiesta.
Abbandonati negli angoli di strada, all’interno dei portoni. Questa la fine di moltissimi elenchi telefonici. Quel che è certo è che i circa 60 mila utenti della provincia di Catanzaro, a prescindere se riceveranno gli elenchi, avranno un addebito in bolletta per circa 250 mila euro.
Il servizio di consegna degli elenchi non è affatto gratuito – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – perché ogni utente troverà in bolletta l’addebito di ben 3,90 euro l’anno. Spiccioli, si dirà, ma che moltiplicati per milioni di utenti, producono somme rilevanti. Non a caso lo scorso anno il “servizio” ha subito un corposo aumentato, da 2,50 euro a 3,90 euro l’anno. Un rincaro, si disse, finalizzato a disincentivare quello che ormai sta diventando un automatismo e una abitudine pagata a caro prezzo. Non solo dagli utenti in termini di bolletta.
A prescindere dalla evidente inutilità per la stragrande maggioranza degli utenti, basta dare guardarsi intorno per comprendere come ci si trovi dinnanzi un servizio negato, costoso e dannoso. Un enorme spreco di carta – sostengono dal Codacons – come dimostrano le colonne di elenchi ammassate sotto i citofoni o negli androni. Spazzatura su spazzatura. In passato la spedizione degli elenchi rientrava nei servizi universali di “pubblica utilità” – ricordano dal Codacons – tutti dovevano avere l’elenco. Poi il legislatore, nel 2012, ha escluso la spedizione dagli obblighi di fornitura da garantire alla collettività. Eppure quegli elenchi continuano ad arrivare, puntuali e costosi, nelle case di chi, attraverso internet non sa più che farsene.
Proprio alla luce delle “nuove” risorse, appare “vessatorio” pretendere che i Cittadini, per essere esonerati dalla spese di questi “vetusti” elenchi debbano fare esplicita richiesta al servizio clienti altrimenti sono tenuti a pagare per ciò che non riceveranno mai. Il Codacons propone che TIM invii gli elenchi soltanto a chi ne faccia espressa richiesta, invece di far cassa confidando sulla disattenzione dei Cittadini. Ricordiamo che TIM è tenuta al rimborso totale nei confronti di chi presenta reclamo relativo alla mancata consegna.
Pertanto, chi può chi non lo riceve può pretendere lo sgravio.
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