Riceviamo e pubblichiamo
Sono trascorse, ormai, più di due settimane dall’affissione notturna nei comuni di San Nicola Arcella, Praia a Mare e Tortora di manifesti diffamatori anonimi, affissione con la quale si è cercato di compiere un’azione intimidatoria nei confronti di Italia Nostra e dei suoi rappresentanti (di cui noi abbiamo parlato qui, ndr), per tentare di bloccarne l’attività di salvaguardia ambientale sempre avviata in determinate aree del nostro territorio ogni qualvolta se ne sia presentata la necessità.
Siamo in attesa delle risultanze delle indagini avviate dagli inquirenti per individuare gli anonimi autori dei manifesti, che non hanno avuto il coraggio, però, di operare alla luce del sole e si sono fatti scudo dell’ombra della notte. Indagini, queste, che Italia Nostra ha chiesto e chiede decisamente vengano condotte in modo veloce ed approfondito, restando, essa, anche a disposizione per qualsivoglia altra informazione occorra.
Nel frattempo, vogliamo ringraziare quanti hanno manifestato la loro solidarietà ed espresso pieno sostegno alla nostra Sezione: tra questi, innanzitutto il Presidente nazionale di Italia Nostra, Oreste Rutigliano, che ha parlato di “atto vile ed irricevibile per il ruolo civico di Italia Nostra”; il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria dell’Associazione, Carlo De Giacomo, che è intervenuto a nome di tutte le sezioni calabresi; Teresa Liguori del Consiglio nazionale dei “Probiviri” di Italia Nostra; Mariarita Signorini, Presidente regionale di Italia Nostra Toscana; che si è espressa anche a nome di tutto il Consiglio Regionale della Toscana, il Gruppo consiliare “Noi per Praia” ed i tanti cittadini che in modi diversi ci hanno manifestato vicinanza e solidarietà.
Sorprende, invece, il silenzio di Istituzioni alle quali Italia Nostra non ha mai fatto mancare, e non farà mancare mai, tutto il proprio sostegno nelle battaglie che sono state e saranno condotte per la legalità e per la difesa dell’ambiente e di certe altre Istituzioni con le quali vi è stato, e vi è pur sempre, è vero, un confronto serrato a distanza su tematiche ambientali e su scelte che noi, a volte, non condividiamo, ma che abbiamo sempre contrastato con onesta coscienza e con metodo civile e trasparente.
Qui non si trattava certo di esprimere solidarietà ad un’Associazione di volontariato, solidarietà che è in ogni caso legata alla sensibilità di ognuno , Istituzione o cittadino che sia, ma si trattava di condannare, invece, e con decisione un vile atto di intimidazione che come tale costituisce minaccia non soltanto per la convivenza civile, ma anche per la libertà democratica di esprimersi e per il diritto/dovere che ogni associazione ha di operare per il bene comune.
Fatti del genere non avvengono mai per caso, anzi, essi hanno sempre un preciso scopo. Il silenzio e la sottovalutazione non giovano. Tutti coloro che operano per il bene comune, come un’Associazione quale la nostra, hanno bisogno degli strumenti di difesa che nascono dal meglio della nostra società e non di scoraggiante indifferenza. E’ una lezione, questa, che tutti avremmo dovuto aver appreso ormai da tempo e che non dovremmo dimenticare soprattutto in certe circostanze.
Sezione Alto Tirreno Cosentino