A volte si ride per non piangere. Soprattutto se vivi in Calabria. A volte facebook diventa un luogo di svago seppur virtuale, che al tempo stesso costringe al confronti e a delle serie riflessioni. Come in questo caso.
Letterio Licordari è un giornalista calabrese da lunghi anni. Possiamo tranquillamente affermare che durante la sua carriera ne avrà viste di cotte e di crude, seppure la sua professione (per fortuna) era un’altra, nel senso che parallelamente all’attività di cronista ha potuto guadagnarsi uno stipendio dignitoso svolgendo un altro lavoro.
Dall’alto della sua esperienza oggi ha raccontato con amara ironia il pensiero del calabrese medio, stilando una lista di dieci comandamenti che regolano la società in quella terra meravigliosa e maledetta che è la Calabria.
Sia ben chiaro. Si tratta, appunto, di mera ironia che prende spunto dalla vita reale e non di verità inconfutabile. Ma vale la pena leggerli i “dieci comandamenti calabresi” per riflettere su questo cambio di mentalità che tarda ad arrivare e che a tutt’oggi è la migliore alleata di delinquenti e mafiosi. Azzardando un sorriso, che non guasta mai.
I DIECI COMANDAMENTI DEL CALABRESE, di Letterio Licordari
1. IO STO BENE, DEGLI ALTRI NON ME NE FOTTE NULLA
2. SENZA UNA RACCOMANDAZIONE NON SI OTTIENE MAI NULLA
3. CHI NON HA NULLA NON E’ NESSUNO
4. QUESTI SIAMO…
5. SONO CONTRO I MAFIOSI, MA DEVO DIRE CHE “DON PEPPE” E’ UN SIGNORE, E QUANDO HAI BISOGNO DI QUALCOSA LO TROVI SEMPRE A TUA DISPOSIZIONE
6. SE VOLETE “VOI” TUTTO E’ POSSIBILE
7. OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE
8. FATTI I CAZZI TUOI CHE CAMPI CENTO ANNI.
9. MA CHI TE LO FA FARE?
10. COOPERATIVA COSTITUITA, FALLIMENTO ASSICURATO