(Foto di Renato Bruno)
L’annuncio arriva poco fa dall’attivista pentastellato Renato Bruno, nonché consigliere comunale di minoranza a Scalea: «La foto è stata scattata presso la sede dell’Ecoross a scalea. Il sequestro è stato disposto per le strutture e i mezzi di trasbordo a causa del percolato che finiva direttamente sul terreno, il tutto, a quanto pare, con parere favorevole dei tecnici comunali. Tra le altre cose sarebbe da far analizzare anche i mezzi che in vari punti della città spesso perdono».
Pochi minuti più tardi, la notizia viene confermata dall’Ansa, con un comunicato ufficiale in cui è scritto testualmente: «Un’area di proprietà privata, adibita illecitamente, a centro di gestione dei rifiuti è stata sequestrata a Scalea dai carabinieri della locale Compagnia che hanno operato in collaborazione con i colleghi del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro.
Nell’area, ubicata in località Piano del Lacco, i militari hanno riscontrato alcune violazioni alla normativa vigente in materia di tutela ambientale. In particolare è stato accertato, infatti, che l’area posta sotto sequestro era priva dei requisiti minimi di legge in materia di impermeabilizzazione previsti per prevenire danni all’ambiente.
L’attività dei carabinieri ha permesso, inoltre, di accertare anche uno scarico di reflui industriali non depurati nell’ambiente circostante. In corso ulteriori accertamenti allo scopo di identificare i responsabili e quantificare il danno ambientale provocato».