(Fonte foto: dal web)
«L’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro, la Giunta, i Consiglieri comunali di maggioranza, chiedono, per come già avvenuto “con più note”, alla Procura della Repubblica di Paola di intervenire ed accertare la “reale funzionalità dei depuratori comunali presenti nei comuni ricadenti sull’alto tirreno cosentino”. Non è infatti più accettabile che ogni anno nel periodo di maggiore presenza le acque del mar tirreno “presentano chiazze maleodoranti”».
Il sindaco di Santa Maria del Cedro torna nuovamente a far “danni” richiamando l’attenzione della Procure della Repubblica laddove finora nessuno mai si era neppure interrogato. «Si chiede con forza di accertare se tutti gli immobili presenti nelle comunità siano o meno collegate alla rete fognaria. Si chiede di effettuare sopralluoghi nei pressi dei depuratori al fine di accertare eventuali sversamenti in mare o nei “limitrofi canali”». Boom. Vetere continua a ficcare il naso dove non dovrebbe e si fa sempre più nemici. Perché lo hanno «richiesto decine di volte anche alle autorità di Polizia competenti presenti sul territorio. Non è giusto, non è corretto che il lavoro svolto da un Ente venga svilito da chi non ha a cuore l’ambiente e il territorio». Eppure tutto scorre liscio come i liquami nel mare dell’alto Tirreno cosentino senza che nessuno, lo ripetiamo, nessuno, provi a mettere fine a questo scempio. Tutti impegnati a mostrare gli splendori della propria città e a infilare i problemi, e la testa, sotto al tappeto. La costa tirrenica splende solo nei pensieri di qualcuno.
«La cura del territorio, dell’ambiente per la nostra amministrazione costituisce il “fulcro” dell’agire amministrativo.
I depuratori devono essere perfettamente funzionanti – continua Vetere -. Sono anni che lottiamo contro questa indifferenza. Soldi dei nostri contribuenti, e non solo, abbiamo investito per rendere sempre più efficiente l’impianto.
Si accertino le responsabilità ad iniziare dagli affidamenti. Dalla gestione. Dalle omissioni. Da chi vuole impedire – accertandone le reali ragioni – la crescita delle comunità, ponendo in essere i già denunciati comportamenti OSTRUZIONISTICI che ledono un intero comprensorio».
Una situazione apparentemente normale che come al solito in Calabria potrebbe nascondere tutt’altri risvolti. E il primo cittadino santamariese ne dà un piccolo assaggio: siamo pronti a costituirci in giudizio nei confronti di quegli enti che non rispettano la normativa in materia e arrecano danno alla nostra comunità. Ps…. a giorni parleremo di rifiuti, isole ecologiche, stazioni di trasferenza, differenziata, raccolta, costi, e UBICAZIONE dei MEZZI utilizzati dopo la raccolta».
Secondo indiscrezioni, trapelate in modo ufficioso, sarebbero due gli impianti di depurazione della costa che creerebbero maggiori disguidi. Ma per l’ufficialità bisognerà attendere ancora qualche giorno. Mentre invece per quanto riguarda gli scarichi abusivi e i canali cittadini non si salverebbe quasi nessuno.
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