(Ci scusiamo con l’autore della foto per non averlo citato, ma a causa delle numerose condivisioni sul web è stato impossibile individuarlo)
Ciabatte da mare, pantaloncini corti e niente maglietta. E’ agosto, l’afa si sentire e non ci sarebbe niente di male se il turista immortalato in questa foto fosse seduto sul divano di casa propria. Invece la foto è stata scattata nel Santuario della Madonna della Grotta di Praia a Mare, il luogo sacro all’interno del quale è custodita la statua della Vergine che è la patrona della città dell’isola Dino, amata e venerata da decine di migliaia di fedeli.
Così molti praiesi, alcuni dei quali autori di audaci battaglie a difesa di quel luogo, si sono sentiti profondamente offesi da questa immagine, sia per la mancanza di rispetto da parte del turista (che al di là delle inutili e sterili polemiche non sappiamo di quale parte d’Italia provenga) sia perché il Santuario, nonostante la nota bagarre religiosa, continua ad essere abbandonato e incustodito. Se ci fosse stato qualcuno a impedire l’entrata di questo signore, oggi non saremmo qui a parlarne. Ma questo è solo l’ultimo degli episodi, in ordine cronologico, che denota lo stato di degrado a cui hanno ridotto il Santuario le meschine guerre interne.
Facciamo un esempio. Se domani invece che un turista irrispettoso entrasse uno squilibrato a deturpare ogni reliquia, chi risarcirebbe i fedeli dell’ingente danno morale?
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