(Fonte foto: dal web)
Era il 9 agosto di un anno fa quando l’avvocato Francesco Pagliuso, giovane e affermato penalista, veniva assassinato sotto casa sua, su via Marconi a Lamezia Terme. Un omicidio inaspettato, che ha lasciato attonita una città intera.
Non si conoscono ancora movente e volto di chi ha voluto porre fine alla sua vita, tante le ipotesi che si sono susseguite, anche quella dell’agguato di stampo mafioso. Un anno dopo la sorella Antonella, avvocato come il fratello più giovane, a cui era molto legata, ha spiegato che “nulla è cambiato, se non che lui manca da un anno”.
“È un momento in cui il silenzio è d’obbligo ancora di più – ha aggiunto Antonella Pagliuso -, lasciamo lavorare gli inquirenti. Sono certa che gli investigatori stiano lavorando con piglio, serietà, e spirito di sacrificio, posso dire che è così e ne ho la certezza, non si stanno risparmiando. Ma non posso dire aihmè a che punto siano arrivati e se siano arrivati ad una svolta, perché gli organi inquirenti rispettano il massimo riserbo, ed è giusto così. Speriamo, però, che facciano anche in fretta”.
Poco meno di due mesi fa un altro omicidio è avvenuto nel catanzarese, quello di Gregorio Mezzatesta, fratello di Domenico, lo stesso che, insieme al figlio Giovanni, era stato difeso dall’avvocato Pagliuso nel processo per il duplice omicidio di Decollatura. Questa era stata considerata l’ultima vittoria giudiziaria del penalista lametino. Gli inquirenti non si sbottonano e si aspetta che si arrivi alla soluzione del delitto: “Mi auguro che stiano arrivando ad una svolta ma, purtroppo, questa certezza non la posso avere – aggiunge -. Si possono fare mille ipotesi che rimangono aria fritta, rispetto al nulla di cui siamo a conoscenza. Tutto è possibile, perché non sappiamo ancora chi ha ammazzato mio fratello”.
Per ricordare l’avvocato Francesco Pagliuso, questa sera, alle 19, nella chiesta del Rosario di Lamezia Terme, sarà celebrata una messa in suo suffragio.