(L’insegna del nuovo locale)
Si chiama Vecchio Casale e la sua insegna è illuminata di verde, proprio come il prodotto tipico del posto: il cedro. E’ un posto caldo, accogliente, studiato nei dettagli e fortemente improntato sulle radici storiche di Santa Maria e sulle tradizioni, soprattutto quelle culinarie. Promette di animare le serate di quel borgo incastonato nel punto più alto del paese, negli ultimi anni condannato a un ingiusto e imperdonabile isolamento commerciale. Si tratta del primo ristorante di cucina tipica del centro storico, aperto dall’imprenditore santamariese Franco Marino, già leader nel settore della ristorazione.
Il simbolico taglio del nastro è avvenuto ieri sera a piazza Casale in prima serata, in concomitanza con l’avvio del primo evento dell’estate targato “ViviAmo il centro storico”, che ha fatto registrare un inaspettato numero di spettatori grazie alla sinergia tra l’associazione “I Cameristi di Laos” e l’amministrazione comunale.
Alle pareti del suo interno, dove si accede oltrepassando un arco di pietra, sono affisse tre gigantografie che raffigurano tre distinti momenti storici del paese, in primis quello raffigurante il primo cittadino della sua storia, mentre una scala a chiocciola conduce al piano superiore. Anche il bagno è degno di nota. In apparente contrasto con la storicità evocata dal locale, l’arredamento è sofisticato ed ultramoderno. Fuori, i tavoli e i banchi di legno sono coperti da un patio che consente di godersi il pasto all’aperto anche nelle mezze stagioni.
Un atto di coraggio, di questi tempi, che denota una gran voglia di sfidare le logiche per preservare la propria identità.