Riceviamo e pubblichiamo
Per il Commissario del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Tirrenici del Cosentino ( ex Valle Lao ) Macrì e la sua stretta cerchia di sodali, impiegati forestali, il primo forte di redditi superiori ad 80.000,00 euro per come si evince da internet “ più spese accessorie” puntualmente pagate , i secondi forti del regolare pagamento dello stipendio, è facile “ giocare “ con chi, operai ed impiegati consortili, deve invece percepire lo stipendio da otto mesi.
In questo contesto è facile dimostrare i muscoli dell’arroganza e della tracotanza del potere, di minacciare licenziamenti senza fondato motivo, di provvedimenti disciplinari chi non è “allineato”. Questa, la minaccia, unitamente ad un senso di manifesta superiorità nei confronti di dipendenti subordinati – ma che non ha fondamento se non il potere loro delegato per grazia ricevuta- la falsa rappresentazione di fatti, di circostanze, sono state le fondamentali azioni che hanno caratterizzato la gestione Macrì.
Ed all’occorrenza in tanti i dipendenti pronti a dare atto di questi comportamenti che, descrivere anomali, è ben poca cosa.
Una gestione improntata sull’intimidazione di rendere incerto il lavoro , come in un regime ,ha necessità non tanto di lavoratori, ma soprattutto di delatori, spie, registratori, umani e non, capaci di mille laidissime favole accusatorie nei confronti del personale non incline ai desiderata di chi delegato al potere.
Ultima ridicola manifestazione di questa farsesca gestione è l’aver addossata la responsabilità, la colpa, del mancato pagamento dei stipendi di otto mensilità ai dipendenti consortili, il giovedì 20 luglio 2017, all’assenza dei dipendenti dell’ufficio Ragioneria.
Ma se ciò fosse stato vero, perché il Commissario non ha pagato l’indomani, il venerdì 21 luglio 2017, quando Lui è stato presente per diverse ore al Consorzio ed i dipendenti dell’ufficio ragioneria erano regolarmente presenti fino alle ore 14:30 ? Perché non ha pagato il lunedì, il martedì, il mercoledì precedenti, e tutti i giorni degli ultimi mesi ?
Avuto riguardo alla regolarità degli atti Amministrativi posti in essere dal Macrì, e che si ritengono possono essere pregiudizievoli del Consorzio ,i dipendenti consortili relativamente alle delibere:
- Delibere n. 135 del 22 giugno 2017: Avvalimento del Dirigente Apicale, ovvero nomina di un Direttore Generale Esterno;
- Delibera n. 114 del 26 maggio 2017, nomina Responsabile del Procedimento, Progettista e del Direttore dei Lavori;
- Delibera n. 111 del 17 maggio 2017, collaborazione per consulenza ed assistenza Giuridico/Legale e del lavoro.
Chiedono di sapere dalla struttura di controllo del Dipartimento Agricoltura:
- Relativamente alla prima delibera n. 135 del 22 giugno 2017 di nomina del Direttore Generale, se la stessa è legittima sia da un punto di vista formale che sostanziale. Nella stessa, infatti, si richiama sia la presenza di un inesistente Direttore Generale che l’art. 34 del CCNL dei Dirigenti, il quale è un contratto completamente diverso da quello che interessa il Funzionario nominato Direttore Generale. Sulla stessa delibera si chiede di sapere, inoltre, se il parere di legittimità sulla delibera, espresso in fretta e furia nella mattinata da chi quel giorno godeva di un giorno di ferie e fatto urgentemente rientrare , è regolare ovvero è stato espresso in maniera consapevole oppure estorto sotto qualche pressione.
- Relativamente alla seconda delibera n. 114 del 26 maggio 2017 si chiede di sapere come possibile nominare un Direttore dei Lavori il quale, non avendo i richiesti requisiti di abilitazione professionale ai sensi del D. lgs 50/2016 art. 24 comma 3, non può firmare i progetti, ( e si ritiene tutti i conseguenti atti a questa figura connessa), come chiarito nel rigo successivo alla nomina.
- Relativamente alla terza delibera n. 111 del 17 maggio 2017 si chiede di sapere come possibile che figure professionali diverse ovvero avvocati procuratori e dottori in legge possano, per come si deduce dalla lettura della delibera, percepire la medesima indennità.
I dipendenti consortili ritengono una grave distorsione della realtà e motivo di disagio la presenza nella sede consortile di un numero spropositato di impiegati forestali che percepiscono regolarmente lo stipendio – circa 20 impiegati quando altri Consorzi ben più grandi ne hanno solo qualche unità – e chiedono, anche per essere meglio utilizzati, il loro trasferimento presso altro Ente.
I dipendenti del Consorzio Lao