Alto Tirreno | Incendi: le controversie di uno Stato che se ne frega spudoratamente dei cittadini

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Alto Tirreno | Incendi: le controversie di uno Stato che se ne frega spudoratamente dei cittadini

(Un’immegine dell’incendio che ha devastato Praia a Mare. Fonte foto: Angelo Maffeo)
Premessa doverosa: con questo articolo non cambieremo le cose e non convinceremo lo Stato ad occuparsi dei cittadini, purtroppo, ma lo scriviamo comuqnue perchè speriamo almeno di fare cosa gradita informando il maggior numero di persone. Speriamo, in pratica, di aprire fli occhi agli ignari contribuenti.
Ieri succede questo. A Santa Maria del Cedro in mattinata arrivano il Vescovo Bonanno e l’ambasciatore israeliano Oern David per un incontro che suggella ancora una volta il legame di questa terra con l’ebraismo. Nella cittadina si fa quasi fatica a camminare, le forze dell’ordine sono ovunque e perlustrano con anticipo i luoghi dove metterà piede l’ambasciatore. Sarebbe impossibile pure avvicinarlo. Omoni grandi e grossi gli guardano le spalle, che solo a guardarli incutono paura e timore. La giornata è da incorniciare, dal punto di vista dell’organizzaione, e tutto fila liscio.
Cosa c’è di strano? Niente, se non fosse che quando si parla di pezzo grossi dello Stato e di Chiesa non ci sono tagli alla sicurazza che tengano, le forze dell’ordine si concentrano tutte in quell’evento e lo Stato dimostra di conoscere bene i metodi con i quali preveneire ed eventualmente sopprimere azioni incresciose. Dovrebbe essere così per tutti i cittadini ma non lo è.
Siamo a Praia a Mare, qualche ora più tardi, la cittadina che tre giorni fa è stata letteralmente inghittita dalle fiamme dopo che i roghi appiccati sul monte Vingiolo erano stati lasciati bruciare per ore prima la notte si trasformasse in un incubo per decine di praiesi (clicca qui per leggere la notizia).
Un gruppo di ragazzi nota un rogo, appena acceso, nella pineta dove c’è una piccola baita, nei pressi dell’area di decollo utilizzata per i lanci di parapendio. Armati di zappe e rastrelli raggiungo il punto per soffocare il fuoco. Una volta lì trovano seduti due uomini, armati invece di birre, che si “godono” lo spettacolo. Probabilmente sono loro che hanno fatto scoccare la scintilla. I ragazzi chiedono chi siano e loro rispondono di essere dipendenti di un ente, di cui non rivelereno il nome perché non abbiamo le prove della loro reale identità. E vi spieghiamo il perchè anche di questo. Alle domande dei ragazzi che chiedono perché non stessero spegnendo il fuoco, i due uomini rispondo che avrebbero avvertito a breve il 115. Sono circa le 15:45. Ma se ne vanno immediatamente, questione di pochi secondi, e si allontanano con un’auto che non ha nessuna sigla sulla fiancata, come invece avrebbero dovuto avere se fossero stati veramente chi dicevano di essere. A meno che non erano in “borghese”.
I giovani, nella foga, contattano nell’immediato la nostra redazione, chiedendoci come comportarsi. Noi gli diciamo due sole cose: fornirci le foto dei due uomini o dell’auto sulla quale viaggiavano e avvertire immediatamente le forze dell’ordine. Questa sotria avrebbe potuto avere un altro finale, e invece i ragazzi dicono di non essere riusciti a fotografarli e di non voler avvertire le forze dell’ordine per paura di essere accusati loro stessi di aver appiccato il fuoco. D’altronde non hanno nessuna prova tra le mani.
Nel frattempo si mettono all’opera per spegnere i roghi. Ma mentre con il rastrello anninetano quelli piccoli, quelli più grandi aumentano fino al punto da impediro loro di districarsi e raggiungere la valle. Allora chiamao il 115, dicono di essere rimasti imprigionati tra le fiamme e che hanno bisogno che qualcuno li aiuti, ma chiaramente l’interlocutore telefonico spiega che nessuno è disponibile ad intervenire.
Con un po’ di fortuna e altrettanto coraggio, con le soli “armi” a disposizione riescono a tornare a casa, un po’ intossicati ma tutto sommato sani e salvi.
Perché vi abbiamo raccontato questa storia? Per farvi capire due cose: che se da un lato è vero che al mondo ci sono dei folli incendiari, dall’altro è vero pure che il nostro territorio non subisce i controlli adeguati; l’altra è che in Italia ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. E nessuno fa nulla per convincerci che non sia così.

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